1.085 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Alfano: “Is è sfida senza precedenti alla sicurezza. Anche l’Italia rischia”

Il ministro dell’Interno riferisce in Parlamento sula situazione in Iraq e Siria e sul pericolo del terrorismo internazionale di matrice islamica.
A cura di Redazione
1.085 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo gli ultimi sviluppi in Iraq e Siria, con l'avanzata delle forze jihadiste solo rallentata dai raid statunitensi e dall'azione dei peshmerga curdi e dell'esercito regolare di Baghdad e il giorno prima della conferenza stampa con la quale Barack Obama annuncerà la nuova fase di intervento (con il supporto di una coalizione internazionale), il ministro dell'Interno Angelino Alfano si è recato in Parlamento per una informativa urgente sul tema del terrorismo internazionale. Un intervento che si è aperto con una considerazione chiara ed allarmante al tempo stesso:"Il terrorismo internazionale di matrice religiosa veste anche abiti europei, insospettabile tra gli insospettabili: è una sfida senza precedenti alla sicurezza". Pericolo che è tanto più grave in Italia, "Paese di transito nel quale potrebbe essere più incombente la minaccia jihadista, anche in considerazione del fenomeno dei foreign fighters" (i combattenti stranieri arruolati tra le fila dell'Is".

Poi, il ministro dell'Interno ha spiegato: "La minaccia si avvale del web come mezzo di propagazione del terrorismo fondamentalista e per questo abbiamo bisogno di nuovi strumenti di contrasto […] Il terrorismo nella sua versione odierna è una nuova minaccia e come sfida alla sicurezza globale necessita di una risposta globale. Perché di fronte abbiamo una organizzazione spietata con numeri e mezzi senza precedenti, anche dal punto di vista comunicativo".

Alfano ha poi sottolineato come il nostro Paese sia culla della cristianità e ciò, nella visione apocalittica di scontro tra civiltà professato da al Baghdadi, ci porrebbe al centro di un pericolo più che concreto: "Anche la vagheggiata conquista di Roma, seppur citata solo come elemento simbolico, non può essere sottovalutata o minimizzata". Anche perché ci sono alcuni "elementi di rischio", spiega Alfano: "L'Italia è sempre stata in prima linea contro il terrorismo fondamentalista, sempre in una prospettiva atlantista; poi l'Italia ha deciso di dare supporto alla lotta curda, nell'ottica di decisioni internazionali". Per il momento, però, "non ci sono segnali concreti di imminenti azioni degli estremisti nel nostro Paese", ma "resta alta l'attenzione verso i centri di aggregazione religiosa nei quali è stata fatta un'attenta azione di monitoraggio, in particolare nelle 4 moschee sul nostro territorio; scelta che non è frutto di pregiudizio, ma dell'attività di monitoraggio costante, testimoniata anche dai provvedimenti di espulsione nei confronti degli imam più pericolosi ed integralisti". La chiusura è dedicata alla necessità di salvaguardare la "libertà, di parola, di credo, di espressione, dal bisogno, dalla paura": è compito dell'Occidente e del Governo italiano, in particolare, quello di "fare le scelte giuste per raggiungere questo obiettivo".

1.085 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views