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Come è andata l’esperienza del primo Erasmus per bambini: “Giocavano insieme, anche parlando lingue diverse”

La scuola dell’infanzia Grosso di Bologna per prima ha ospitato 8 bambini provenienti dalla Spagna. I piccoli hanno visitato insieme la città e partecipato ad attività culturali. Il progetto rientra nel Programma europeo “Erasmus+” e a spiegarci come si sono trovati i piccoli e i loro genitori è stata la pedagogista, responsabile del progetto, Alessia Cingolani.
Intervista a Alessia Cingolani
Pedagogista e responsabile dei progetti internazionali per l'area educazione del Comune di Bologna
A cura di Sophia Crotti
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baby erasmus
Comune di Bologna

La scuola comunale dell’infanzia Grosso di Bologna ha accolto nella sua struttura 8 bambini della Escuala de Educación Infantil La Julianita della città di Aracena che si trova in Spagna, permettendo ai piccoli alunni di vivere il loro primo baby-erasmus. I bimbi a soli 5 anni hanno vissuto così la loro prima esperienza di studio all’estero, accompagnati ciascuno dai propri genitori e da 3 insegnanti.

A collaborare per la realizzazione del progetto sono state tante realtà territoriali oltre alla scuola, che ha aderito al Programma dell’Unione Europea per l’anno 2021-2027, Erasmus+ che vuole promuovere, attraverso lo spostamento degli studenti all’interno dell’Unione europea, l’inclusione sociale, un'istruzione di qualità, l’apertura verso altre culture ed altre lingue, lo sviluppo di una identità europea e la partecipazione alla vita democratica.

Ma come è andata questa prima esperienza per i bambini bolognesi? A spiegarlo a Fanpage.it è stata Alessia Cingolani, pedagogista e responsabile dei progetti internazionali per l'area educazione del Comune di Bologna, che ha rivelato quanto gli adulti abbiano appreso proprio dai bambini.

I bimbi della scuola di Bologna come si sono preparati all'arrivo dei coetanei spagnoli?

I bimbi della scuola d'infanzia Grosso di Bologna hanno preparato insieme alle loro insegnanti striscioni di benvenuto, balli e canti in spagnolo, così che i coetanei iberici si sentissero a casa, seppure fossero a km di distanza dalla propria.

Quali attività hanno svolto i bambini spagnoli nel loro primo baby-erasmus?

Il programma di attività preparato per gli ospiti spagnoli ha messo al centro l’accoglienza ma anche la scoperta e il coinvolgimento sul piano culturale di tutto ciò che la città di Bologna può offrire ai bambini e alle famiglie. I piccoli partecipanti all’Erasmus hanno visitato insieme i luoghi caratteristici della città di Bologna, sono andati alla scoperta del centro storico, hanno partecipato a una visita organizzata al museo Mambo, visitato la biblioteca dei bambini e la Sala Borsa, fermandosi per un pic-nic in città.

La collaborazione con i servizi educativi territoriali, come il Teatro Testoni e la fiera internazionale del libro, ha permesso ai bimbi di assistere a uno spettacolo teatrale e di approcciarsi al mondo dei libri per bambini. In ultimo hanno anche fatto tutti insieme una passeggiata nel parco cittadino.

Quali sono i benefici di entrare così presto in contatto con coetanei provenienti da un'altra parte d'Europa?

Questa attività lavora con uno sguardo aperto sulle opportunità che l’Europa offre ai cittadini, sin dall’infanzia. I bambini nascono e sono già cittadini del nostro mondo, per loro è importante a livello pedagogico poter fare delle esperienze che insegnino il valore della discontinuità culturale. Confrontarsi con altri, siano pari o adulti, influisce sull’apertura verso l’altro, che permette ai piccoli di accogliere e non etichettare. È importante iniziare da bambini a girare il mondo, perché poi, una volta adulti è più complesso togliersi tutte quelle etichette che la nostra società ci porta a mettere sugli altri.

C'è qualcosa che i bambini hanno insegnato a voi adulti?

Certo, con immensa meraviglia noi adulti ci siamo accorti che a pochi minuti dall'incontro dei due gruppi classe, i bimbi della scuola Grosso e i bimbi spagnoli, pur non parlando la stessa lingua, si erano organizzati autonomamente per giocare insieme.

erasmus bologna
Foto credit: Comune di Bologna

I bimbi della scuola Grosso domandavano in italiano, i piccoli della scuola Julianita rispondevano in spagnolo e si capivano, perché per loro la cosa importante è stata accogliere e lo hanno fatto in un modo così naturale che sembrava stessero chiacchierando con i compagni della scuola accanto. 

E adesso, i bimbi bolognesi voleranno in Spagna?

Sarebbe bellissimo ma non lo sappiamo, abbiamo ricevuto l'invito ufficiale dalla scuola, ma l'iter burocratico è lungo e complesso. Intanto le maestre stanno lavorando alla creazione di un video-ricordo che permetta ai bambini di ripensare alle attività svolte e li mantenga in contatto con gli amici spagnoli.

Il baby-erasmus bolognese è stato il primo in Italia?
Anche questo non lo sappiamo, di sicuro è stato il primo a Bologna, e speriamo sia stato un progetto pilota da cui prendere spunto per nuovi progetti educativi.

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