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Valtur annuncia licenziamenti collettivi: verso la chiusura tutti i villaggi vacanze

Se la situazione non arriverà a una svolta nei prossimi mesi non apriranno i villaggi Valtur di Favignana, Capo Rizzuto, Ostuni, Torre Chia, Porto Rosa, Simeri, Garden Club Toscana e Colonna Beach.
A cura di Davide Falcioni
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Dalle spiagge dorate alle baite di montagna, passando per resort e centri benessere. Valtur – quarto gruppo alberghiero in Italia – si appresta a chiudere i suoi villaggi vacanze e ieri ha annunciato l'apertura della procedura di licenziamento collettivo per i 108 lavoratori a tempo indeterminato e i 123 a tempo determinato, e sta negoziando la restituzione delle singole strutture ricettive. La società potrebbe finire all'asta venduta ‘a spezzatino', e si tratta di una possibilità temuta sia dai sindacati che dal governo.

Ieri i vertici di Valtur hanno incontrato i sindacati in un tavolo convocato dal Ministero per lo Sviluppo Economico; a lasciare qualche margine di speranza è il fatto che a quest'ultimo sono già giunte richieste di informazioni da parte di imprenditori e gruppi italiani e stranieri interessati a rilevare il marchio e la gestione dei villaggi nel complesso, mentre il ministro Carlo Calenda ha reso noto che incontrerà presto la proprietà "per favorire una soluzione di continuità per tutto il complesso aziendale". Rispondendo ieri sera a un tweet di dipendenti, Calenda ha poi postato la notizia: "Sì, incontro nei prossimi giorni azienda interessata ad acquisto". Dal canto loro i sindacati si sono detti fortemente contrari ed hanno invitato Investindustrial, fondo di investimento di Andrea Bonomi proprietario di Valtur, ad assumersi le sue responsabilità. "Si concretizza il rischio vendita a ‘spezzatino' paventato con l'avvio della fase liquidatoria – è l'allarme lanciato da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil – ed è purtroppo evidente che non c'è alcuna intenzione di salvaguardare il perimetro aziendale di una azienda che rappresenta l'Italia nel mondo e che nel Mezzogiorno ha rappresentato una risorsa occupazionale ed economica fondamentale".

Su questo punto anche il Ministero dello Sviluppo Economico è stato deciso: "No a soluzioni di liquidazione per parti separate delle attività che attualmente operano a marchio Valtur", ha detto il Mise, chiedendo all'azienda di "impegnarsi direttamente nella ricerca di un investitore interessato a mantenere unito il perimetro aziendale e occupazionale e che offra inoltre concrete prospettive di continuità nel lungo periodo a una delle maggiori realtà italiane del settore del turismo e ai suoi lavoratori". Le offerte dei privati "devono concretizzarsi in tempi brevi – hanno aggiunto i sindacati – perché si apre una fase molto critica e i villaggi rischiano di non aprire creando un danno enorme ai territori coinvolti". Se la situazione non arriverà a una svolta nei prossimi mesi non apriranno i villaggi di Favignana, Capo Rizzuto, Ostuni, Torre Chia, Porto Rosa, Simeri, Garden Club Toscana e Colonna Beach.

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