Usa, un generale democratico come vicepresidente: la strana idea di Donald Trump
Potrebbe essere un democratico di lunga data il numero due di Donald Trump in caso di vittoria nelle elezioni presidenziali che si terranno negli Stati Uniti il prossimo autunno. L'ex magnate, indicato come candidato del partito repubblicano nel corso delle primarie per diventare il prossimo presidente Usa, avrebbe scelto Michael Flynn come suo vice, secondo alcune fonti vicine al Washington Post. Flynn, ex generale esperto di intelligence, si è più volte schierato contro le idee di politica estera di Barack Obama, sotto cui è stato capo della Defense Intelligence Agency dal 2012 al 2014.
Anche se è registrato tra le fila del partito democratico, Flynn è l'autore, insieme al neoconservatore Michael Ledeen, di un saggio che sta per uscire in libreria sulla guerra contro l'Islam radicale. Inoltre, in passato si è espresso anche a favore di una maggiore collaborazione con la Russia per risolvere le più grandi questioni della sicurezza internazionale proprio a partire dalla Siria. Forse proprio per questo Trump, che ha fatto della lotta all'estremismo musulmano uno dei punti principali del suo programma, vorrebbe cedere a lui la vicepresidenza del Paese. Inoltre, sempre l'ex generale era intervenuto duramente contro Hillary Clinton a proposito dell'Email Gate, chiedendone le dimissioni.
Insomma, Flynn sembra essere un candidato ideale agli occhi di Trump per fargli da spalla. Tuttavia, la decisione non è ancora presa e dovrà vedersela con l'ex speaker della Camera Newt Gingrich e i governatori dell'Indiana Mike Pence e del New Jersey Chris Christie come altri potenziali numeri due del candidato repubblicano.
