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La prima corsa di auto senza pilota guidate dall’intelligenza artificiale è stata abbastanza pietosa

Sul circuito della Formula 1 di Abu Dhabi si è corsa la prima gara con monoposto guidate dall’Intelligenza Artificiale e l’unica nota positiva al momento è che si è riusciti a completarla. Tra strani incidenti, bug di sistema e difficoltà nello stare in pista le vetture senza pilota umano hanno dimostrato di avere ancora degli enormi limiti.
A cura di Michele Mazzeo
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Ad Abu Dhabi si è corsa la prima gara con monoposto guidate dall'Intelligenza Artificiale e l'unica nota positiva al momento è che si è riusciti a completarla. La gara di debutto dell'Abu Dhabi Autonomous Racing League (A2RL), di scena sul circuito di Yas Marina dove si corre il Gran Premio di Abu Dhabi di Formula 1, infatti è stata un mezzo disastro.

Già a partire dalle prove libere si è capito che per poter effettuare una vera e propria emozionate gara automobilistica bisognerà attendere sensibili ulteriori sviluppi della tecnologia della guida autonoma. Le monoposto della Dallara Super Formula senza pilota guidate dall'Intelligenza Artificiale hanno infatti mostrato fin da subito dei grossi limiti tra auto che sbandavano improvvisamente o che andavano in testacoda o a sbattere contro le barriere senza apparente motivo. E addirittura c'è stato qualche ‘pilota virtuale' che nel bel mezzo delle prove ha deciso di uscire di pista e parcheggiarsi in una delle vie di fuga solo per fare una piccola pausa.

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Durante le qualifiche la situazione non è migliorata di molto con le vetture guidate dall'Intelligenza Artificiale che, per gli stessi motivi di cui sopra, hanno avuto grossissime difficoltà nel completare un giro cronometrato con addirittura una delle monoposto che ha tamponato un'altra frenando in ritardo in una curva. Ma è nel corso della gara che si sono viste le scene peggiori che evidenziano gli enormi limiti che ha ancora questa tecnologia.

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Esemplare ciò che è successo durante il quarto degli otto giri di gara quando la monoposto del team Polimove (del Politecnico di Milano) che era in testa si è improvvisamente girata andando in testacoda e restando piantata nel bel mezzo della pista. La vettura della Tum che si trovava in quel momento al secondo posto, l'ha superata in sicurezza (andando poi a vincere la gara), ma poco dopo i commissari hanno estratto le bandiere gialle mettendo in grande difficoltà le intelligenze artificiali che guidavano le macchine che seguivano.

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Applicando letteralmente le regole infatti le due auto che si trovavano in terza e quarta posizione, giunte sul punto del tracciato in cui era ferma la vettura del team Polimove, si sono improvvisamente fermate prendendo alla lettera quanto dice il regolamento, cioè che non si può sorpassare un'altra auto in regime di bandiere gialle. E per l'intelligenza artificiale poco importa se si tratta di una monoposto ferma in pista incidentata o in fase di ritiro.

E anche dopo la ripresa della gara non sono mancate le sorprese con una delle vetture fermatesi improvvisamente nel bel mezzo di una curva ad un giro dalla conclusione. E se si pensa che almeno in termini di velocità le monoposto a guida autonoma abbiano dato spettacolo, anche in questo caso si rimarrà delusi dato che per completare la gara di soli otto giri del circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi le macchine guidate dall'Intelligenza artificiale ci hanno messo circa un'ora (per effettuare otto tornate del tracciato in gara le Formula 1 ci mettono circa 11 minuti).

A distanza di 7 anni dal primo esperimento di similgare con vetture senza pilota umano, la Roborace del 2017, dunque, nonostante i notevoli passi in avanti fatti sul tema IA, la prima gara dell'Abu Dhabi Autonomous Racing League 2024 dimostra che ancora si è nella fase in cui è da considerarsi un trionfo se si riesce a completare una mini-gara. Ad oggi infatti sembra che affinché l'intelligenza artificiale possa raggiungere il livello dei piloti umani ci sia ancora tantissimo lavoro di sviluppo da fare.

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