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Gianluca Vialli morto a 58 anni

Souness si commuove per Vialli, non riesce più a parlare: “Era un’anima meravigliosa”

La grandezza di Gianluca Vialli si percepisce anche dal rilievo che la notizia della sua morte ha avuto fuori dall’Italia: in Inghilterra i notiziari vi hanno dato ampio spazio. Il toccante ricordo dell’ex compagno alla Sampdoria Graeme Souness, che si commuove in diretta e abbandona il collegamento.
A cura di Paolo Fiorenza
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La grandezza di Gianluca Vialli, morto oggi a Londra per il tumore al pancreas con cui lottava da alcuni anni, si percepisce dallo spazio che la notizia ha avuto anche all'estero e non solo in Italia. Le reazioni alla scomparsa dell'ex campione di Cremona sono state improntate ovunque all'elogio della persona prima ancora che del calciatore: chiunque abbia incrociato il proprio cammino con quello di Luca non può che averne un ricordo toccante.

In Inghilterra Vialli aveva lasciato una traccia importante, chiudendo la carriera da calciatore nel Chelsea, sulla cui panchina poi si sarebbe anche seduto in veste di allenatore. Da tecnico ha poi lavorato anche al Watford, prima di stabilirsi a Londra per viverci assieme alla sua famiglia. Inglese fluente, amatissimo e stimato dai tifosi britannici, l'ex bomber di Samp, Juve e nazionale è stato ricordato in Inghilterra in diretta TV con parole commoventi da qualcuno che lo conosceva bene e lo aveva apprezzato in tutta la sua pienezza, Graeme Souness.

Il 69enne ex centrocampista scozzese ed attuale opinionista aveva diviso lo spogliatoio della Sampdoria con Vialli nel biennio 1984-86: Souness era un mastino in campo, anche cattivo in alcuni interventi sugli avversari, adesso non riesce a parlare quando Sky Sports si collega in diretta con lui per avere un ricordo del campione scomparso: "Scusate, ho avuto la notizia solo dieci minuti fa… non posso spiegarvi quanto fosse un un bravo ragazzo. Dimenticate il calcio per un minuto, era solo un'anima meravigliosa. Un essere umano davvero simpatico".

"Sono andato in Italia quando avevo 31 anni – riavvolge il nastro dei ricordi lo scozzese – Lui aveva 20 anni ed era semplicemente favoloso andare in giro con lui. Un ragazzo amante del divertimento, un individuo così caloroso e un giocatore favoloso. Ma non voglio parlare del suo calcio, voglio parlare di lui come essere umano. Adesso le persone diranno cose magnifiche sulla sua abilità come giocatore, ma che essere umano è stato… più di ogni altra cosa, che essere umano…".

"Le mie condoglianze vanno alla sua famiglia e a sua moglie, sono stati benedetti che le loro strade si siano incrociate – continua Souness – Le figlie sono stati fortunate ad avere un padre così, sua moglie è stata fortunata ad avere un uomo così. Non sono un dottore, ma quando l'ho visto l'anno scorso mi è sembrato di vedere un uomo che lottava ancora, quando era qui durante gli Europei vinti con l'Italia. Penso che sia stato così tipico da parte sua mantenere la vicenda molto privata, molto personale e l'ha accettata come mi sarei aspettato che facesse. Era la sua lotta, voleva affrontarla da solo, non voleva gravare su altre persone".

Vialli e Souness in maglia Sampdoria negli anni '80
Vialli e Souness in maglia Sampdoria negli anni '80

A questo punto lo scozzese scoppia in lacrime e non riesce ad andare avanti: la presentatrice di Sky Sports capisce la situazione e si riprende la linea ringraziando Souness per aver reso onore in maniera così sincera al compagno e amico scomparso. Al Chelsea poi Vialli ha incrociato la sua strada anche con Ruud Gullit, che lo ha ricordato così su Instagram: "RIP, Gianluca Vialli. Ci mancherai".

La notizia ha davvero colpito tutti in Gran Bretagna e i messaggi di cordoglio continuano ad arrivare copiosi, anche l'ex attaccante dell'Inghilterra e del Liverpool Peter Crouch ha reso il suo toccante tributo a Vialli: "Sono sinceramente devastato per questo. Ho avuto le maglie della Sampdoria grazie a lui. Era un uomo così adorabile quando l'ho incontrato. RIP".

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