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L’azione in verticale della Roma è spettacolare: in 4 tocchi ubriaca lo Shakhtar

Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham sono i protagonisti dello scambio che ha esaltato lo stadio Olimpico nell’amichevole con lo Shakhtar. La Joya concede magie e sprazzi di classe al popolo giallorosso.
A cura di Maurizio De Santis
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L'azione del primo gol della Roma che ha mandato in visibilio lo stadio Olimpico durante l'amichevole contro lo Shakhtar.
L'azione del primo gol della Roma che ha mandato in visibilio lo stadio Olimpico durante l'amichevole contro lo Shakhtar.

C'è un cuore che batte nel cuore di Roma. Ancora più forte per lo spettacolo offerto dalla Roma di José Mourinho contro lo Shakhtar. La vittoria per 5-0 (Pellegrini, Mancini, Konoplya – autorete -, Zaniolo e Bove) conta poco, trattandosi di un'amichevole, ma ha un grande valore perché ribadisce l'entusiasmo crescente del popolo giallorosso mentre gli sprazzi di bel gioco guadagnano gli ‘ohhh' di meraviglia.

Una Joya di squadra. L'arrivo di Paulo Dybala è stata la ciliegina su un torta di una campagna acquisti che ha consegnato al tecnico portoghese quei rinforzi che attendeva senza perdere pedine preziose. Una su tutte: Zaniolo, che contro gli ucraini s'è mostrato in buona condizione e pronto al debutto in campionato.

Ma a una settimana dall'esordio in Serie A (domenica 14 agosto, all'Arechi contro la Salernitana) è tutta la formazione che ha dato segnali positivi, alimentando il grande entusiasmo a corredo della soddisfazione per una sessione di calciomercato che s'è accesa con l'ex bianconero ed è stata scandita anche da arrivi pesanti come Matic e Wijnaldum (all'esordio).

L'estro e la tecnica dei giocatori più offensivi brilla nella serata calda romana. La rete che porta in vantaggio i capitolini dà spettacolo, è un piccolo capolavoro costruito in verticale e negli spazi stretti, con quattro tocchi di prima (e precisi). La comincia e la (ri)finisce Pellegrini spedendo la palla in fondo al sacco.

Ma è la dinamica nel complesso che strappa applausi e coinvolge le quattro stelle di Mou: il capitano, Zaniolo (che imprime il cambio di passo e di ritmo al fraseggio), Dybala e Abraham. Sembravano trovarsi a memoria pur giocando insieme da poco tempo. Sapevano cosa fare e quando farlo.

Non è finita. A impreziosire il test contro lo Shakhtar (sceso in campo con scritti sulle maglie i nomi delle città bombardate dai russi) sono stati sprazzi di classe, lampi di vera Joya offerti dall'argentino. C'è un'azione che fotografa bene la sua condizione: in area di rigore ucraina è circondato dagli avversari ma tiene palla, la conserva con una serie di finte e cambi di passo, concede anche un colpo di tacco che disorienta il suo marcatore. Applausi anche quando con una magia si ritaglia lo spazio e il momento per il tiro mancino sul secondo palo.

In una Roma in pieno controllo del gioco, le finezze dell'ex bianconero hanno esaltato il pubblico giallorosso che ha iniziato a sognare. L'obiettivo è piazzarsi tra le prime quattro e tornare in Champions… e poi chissà cosa può accadere.

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