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Sinisa Mihajlovic morto a 53 anni di leucemia

L’amarezza della moglie di Mihajlovic: “Ci saremmo aspettati di più da un club cui era legatissimo”

Arianna Mihajlovic ha ringraziato tutti per l’affetto dimostrato ad un anno dalla morte di Sinisa, esternando l’amarezza per l’assenza umana di un club “in cui Sinisa ha giocato vincendo molti trofei e a cui era legatissimo”. La moglie del campione serbo ha poi smentito che stesse parlando dell’Inter, mettendo un like ad un commento che indicava invece la Lazio.
A cura di Paolo Fiorenza
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Oggi è un anno esatto dalla morte di Sinisa Mihajlovic: era il 16 dicembre 2022 quando l'ex calciatore e allenatore serbo si spegneva a 53 anni, in conseguenza della leucemia mieloide acuta che gli era stata diagnosticata tre anni e mezzo prima. In queste ore si susseguono i ricordi di chi ha apprezzato l'uomo Sinisa prima ancora del campione di sport: "Mi ha insegnato a non lasciare nulla di intentato, davanti alle difficoltà e al destino bisogna dare tutto", ha detto a Fanpage.it il suo vice Emilio De Leo. La moglie Arianna ha raccontato come per mesi abbia continuato ad avvertire la presenza fisica in casa di Sinisa, affidando poi i suoi ringraziamenti a tutti – per la vicinanza manifestata – ad un post su Instagram, in cui peraltro ha esternato la sua amarezza per l'assenza umana di un club cui il marito "era legatissimo".

"Ringraziamo tutti per l'affetto dimostratoci! In tanti ci sono stati vicini a partire dal Bologna che ci ha accompagnato dal primo momento anche quando Sinisa era ancora con noi! Ci saremmo aspettati di più da un club in cui Sinisa ha giocato vincendo molti trofei e a cui era legatissimo! Abbracciamo tutte le tifoserie e in particolare a quella della Lazio", ha scritto sul proprio profilo Instagram Arianna Rapaccioni.

Parole che hanno fatto interrogare su quale fosse il club in questione, escludendo chiaramente il Bologna citato dalla moglie di Mihajlovic nel post. Inizialmente sembrava peraltro esclusa anche la Lazio che proprio oggi ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un ricordo del suo ex pilastro, annunciando una commemorazione che andrà in scena domani all'Olimpico in occasione della sfida con l'Inter: "In occasione della partita casalinga di domani contro l'Inter, il fratello Drazen e la famiglia saranno presenti allo Stadio Olimpico, dove tutti i tifosi, sia laziali sia interisti, ricorderanno Sinisa unendosi ancora una volta idealmente in un lungo immenso abbraccio".

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"Con lui il Palmarès biancoceleste si è arricchito di uno Scudetto, 2 Coppe Italia, altrettante Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea: 193 presenze e 33 reti tra il 1998 e il 2004", ha ricordato l'Aquila nella sua nota. C'è poi un altro club italiano con cui Mihajlovic ha vinto altri quattro trofei, ovvero l'Inter, con cui ha messo in bacheca lo Scudetto del 2006, oltre a due Coppe Italia e una Supercoppa.

C'è infine solo una terza squadra, escludendo il primo campionato jugoslavo vinto nel 1989 col Vojvodina, con cui Mihajlovic ha fatto man bassa di titoli ed è la Stella Rossa. Il club di Belgrado ha ricordato oggi Sinisa sui suoi profili social e sembra totalmente fuori dalla vicenda: "È passato esattamente un anno dal momento in cui ci ha lasciato l'uomo che con la maglia biancorossa conquistò l'Europa e il mondo: Siniaa Mihajlovic, il leggendario calciatore del nostro club che parlava sempre della Stella Rossa con particolare emozione", ha scritto la Crvena Zvezda su Twitter.

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Dall'Inter, invece, solo silenzio, sia sul proprio sito ufficiale, sia sui social. Un silenzio che ha fatto pensare, unitamente alle iniziative messe in atto dalla Lazio, che fosse quello nerazzurro il club accusato dalla moglie di Mihajlovic. Ma è stata la stessa Arianna, con un ulteriore messaggio in risposta al suo post, a smentire che parlasse dei nerazzurri: "Non mi riferisco all'Inter".

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La moglie di Sinisa ha poi messo un like ad un commento di un tifoso biancoceleste: "Non ci sono dubbi che lei parlasse della presidenza della Lazio. Per Noi laziali Sinisa è stato il guerriero che in campo ci ha fatto vincere il nostro secondo scudetto. Sinisa Sempre Con Noi". Sembra dunque che sia la Lazio la società da cui la famiglia Mihajlovic "si sarebbe aspettata di più".

Quanto alle altre squadre, manca all'appello delle commemorazioni social la Roma, con cui Sinisa ha giocato per due anni prima di approdare sull'altra sponda della capitale ma con cui non ha vinto nulla. Sampdoria e Torino, con cui il serbo ugualmente nulla ha vinto, lo hanno invece ricordato nelle ultime ore nei loro post.

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