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Gianluca Vialli morto a 58 anni

Quando Vialli diceva: “Obiettivi? Morire dopo i miei genitori e portare le mie figlie all’altare”

In un’intervista a Fabio Fazio, nel 2018, Gianluca Vialli parlava della sua malattia e diceva di essersi dato degli obiettivi a lungo e breve termine.
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Gianluca Vialli (LaPresse)
Gianluca Vialli (LaPresse)
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La morte di Gianluca Vialli a causa di un tumore al pancreas di cui era malato da tempo ha portato in tantissimi a condividere foto, immagini, video del Vialli calciatore, ma anche del Vialli che dopo la diagnosi aveva cominciato a parlare della malattia e di come l'aveva e la stava affrontando. Nel 2018, l'ex calciatore della Sampdoria, era stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa e aveva raccontato anche quali erano gli obiettivi che si era dato, appena aveva metabolizzato l'idea della malattia. Li aveva divisi, come spiegava in diretta su Rai 3, in obiettivi a lunga scadenza e quelli a breve scadenza.

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"A me come a tutti è successa in maniera improvvisa e inaspettata – ha detto Vialli -, è una cosa che mi è capitata all'improvviso. L'ho affrontata come affrontavo le cose quando facevo il calciatore, ovvero mi sono dato subito degli obiettivi a lunga scadenza: uno di questi era di non morire prima dei miei genitori e portare le mie figlie all'altare" ha spiegato Vialli a Fazio: "E poi mi sono dato degli obiettivi a più breve scadenza, quindi l'operazione, la degenza, la chemio, la radio, andare in vacanza in Sardegna avendo di nuovo un fisico da far vedere. Ci ho lavorato, mi sono messo nelle condizioni psicologiche per affrontarla".

Vialli spiegò che a differenza di quanto poteva sembrare, non aver avuto più coraggio di tanti altri, anzi, in realtà quel coraggio è più volte venuto meno: "Tutti pensano che l'abbia affrontata con grande coraggio, devo dirti che me la sono fatta addosso più di una volta, ci sono stati momenti difficili ma è andata così". Nonostante ciò aveva comunque cercato di trovare un lato positivo dalla malattia: "Faccio fatica a dirlo ma credo che questa esperienza, di cui si farebbe volentieri a meno, mi abbia reso una persona migliore. Credo che nella sfortuna sua stato fortunato, ti aiuta a vedere le cose in un altra prospettiva, dai più valore alle cose, alla famiglia, hai tempo per riflettere e devi prenderti cura di te stesso. È una cosa che va sfruttata, se viene, per diventare persone migliori".

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