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Mediaset, ricorso contro la condanna di Berlusconi. Ma Palazzo Grazioli: “Non è stato autorizzato”

La difesa di Berlusconi ha depositato un nuovo ricorso in Cassazione per chiedere l’annullamento della sentenza di condanna per un difetto di composizione del collegio giudicante. Ma da Palazzo Grazioli: “Iniziativa personale non concordata né condivisa”.
A cura di Redazione
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AGGIORNAMENTO -"Ricorso non autorizzato" – "Il ricorso presentato dagli avvocati Benedettini e Morelli non è stato in alcun modo autorizzato dal presidente Berlusconi ed è evidentemente una iniziativa personale non concordata né condivisa’’. E’ quanto scritto in una nota diffusa da Palazzo Grazioli.

Un nuovo ricorso in Cassazione contro la decisione di condannare in via definitiva Silvio Berlusconi per frode fiscale nell'ambito della vicenda riguardante la compravendita dei diritti tv: è l'ultima mossa dei legali di Silvio Berlusconi, resa nota pochi minuti fa alle agenzie. Gli avvocati Maurizio Benedettini e Daniele Morelli hanno infatti chiesto alla Cassazione l'annullamento della sentenza di condanna nei confronti di Berlusconi per un difetto di composizione del collegio giudicante. Stando a quanto riportato in queste ore, l'ipotesi di partenza è che il giudice Giuseppe De Marzio, fanno notare, apparteneva alla sezione civile e non poteva quindi far parte di un collegio penale. Inoltre secondo i calcoli la composizione della sezione feriale sarebbe dovuta essere comunicata entro il 10 maggio e non il giorno 11 luglio, come avvenuto in questo caso.

Allo stesso tempo, i legali hanno presentato una richiesta di sospensione dell'esame alla Giunta per le immunità del Senato della Repubblica. Ricordiamo anche che proprio nella seduta odierna della Giunta per le Elezioni di Palazzo Madama era stato respinto il cosiddetto lodo Buemi, che prevedeva di dichiarare Berlusconi decaduto per effetto della sentenza e non della legge Severino: in tal caso il Cavaliere sarebbe rimasto in carica fino al ricalcolo della pena da parte della Corte d'Appello.

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