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Roberto Saviano a Zuccotti Park insieme agli Indignati di Occupy Wall Street [DISCORSO INTEGRALE]

Lo scrittore è arrivato a Zuccotti park tra gli indignati americani per parlare di crisi economia e di criminalità organizzata. Il sindaco di New York definisce le proteste come “piccolo disturbo per la città”. I manifestanti, però, non intendono placare il proprio dissenso.
A cura di Daniela Caruso
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 Roberto Saviano a Zuccotti Park insieme agli Indignati di Occupy Wall Street – Diretta streaming -

Lo scrittore campano, Roberto Saviano, come annunciato, ha preso parte all’appuntamento con gli Indignados statunitensi di OccupyWallStreet, radunati a Zuccotti Park, dove il movimento ha indetto un’assemblea in cui Saviano ha preso la parola sui temi più critici del momento, come la crisi economica mondiale e la criminalità. L’autore di Gomorra si è detto molto contento di essere stato scelto come ospite dagli organizzatori, dichiarando, nei giorni scorsi, di voler approfondire il legame tra crisi finanziaria e mafie: “voglio parlare di come la crisi economica sia stata usata dalla mafia per guadagnare ancora più denaro e potere”. 

Le proteste si sono estese in diverse città degli Stati Uniti, come Los Angeles, Portland, Dallas, Washington DC e Philadelphia. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, non attribuisce importanza al significato reale delle proteste che si stanno diffondendo a macchia d’olio, affermando che anche quanto accaduto giovedì come una protesta fallimentare, definita, dallo stesso sindaco della Grande Mela, come “un piccolo disturbo per la città”. In realtà, nei disordini, verificatisi anche venerdì durante l'Action Day, ci sono stati 17 feriti tra manifestanti e agenti appartenenti alle forze dell’ordine, nonché 250 arresti. Una protesta che non può essere zittita, come ha dichiarato lo stesso Saviano, nonostante le polemiche insorte con il primo cittadino di New York. Occupy Wall Street, infatti, non demorde e, in questi giorni, ha lanciato un messaggio chiaro a Bloomberg: “Attento, Zuccotti è ovunque”. Volto della protesta di Wall Street è sicuramente quello di Brandon Watts, un giovane manifestante di soli 20 anni, il quale è stato il primo a mettere su tenda a Zuccotti Park, circa due mesi fa. La sua foto ha girato il mondo, grazie al Web e ai giornali che hanno riportato le notizie su OccupyWallStreet: il ragazzo è stato fotografato con la faccia insanguinata, dopo aver avuto un violento scontro con la polizia.

Il discorso di Roberto Saviano è durato circa 20 minuti, in cui lo scrittore ha parlato in inglese della crisi e della sua stretta interconnessione con le mafie. Ecco il discorso integrale di Roberto Saviano a Occupy Wall Street.

Grazie per l’invito, per me è un onore essere parte di questa protesta. Sono venuto qui volentieri per sentirmi meno solo. E per ricordarvi che la vostra protesta non è contro la legge ma è per difendere la legge, non è contro l’economia ma per difendere l’economia. Vi siete mai chiesti qual è l’economia che non conosce crisi? Quella criminale. Il Pil della criminalità organizzata globale ha toccato negli ultimi anni i 1.000 miliardi di dollari, cifra superiore ai bilanci di 150 paesi membri dell'Onu. Il 10% del Pil mondiale va in tasca alle mafie che guadagnano dalla crisi perché hanno a disposizione ingenti capitali da investire e riciclare in un momento in cui nessuno ne ha, sbaragliando così la concorrenza legale. Qui a Zuccotti Park voi state chiedendo nuove regole e quindi state agendo per arginare il potere delle mafie sull’economia legale e soprattutto perché non impongano i loro codici di comportamento. Nelle mafie esiste una meritocrazia al contrario: lo spietato vince sul corretto, il furbo sull’intelligente, il protetto sul talentuoso, l’apparente sul concreto, l’omertà sulla voce. E si giustificano dicendo che non sono disonesti loro, ma disonesto è il mondo.

Chi non segue questa prassi è destinato a soccombere. Qui voi state dicendo: non è così, cari signori. Voi state ponendo le basi per un nuovo umanismo. In queste ore non si fa altro che parlare di crisi economica. Ma questa crisi non è un terremoto, non è un uragano, non è una calamità naturale imprevista e imprevedibile. Questa crisi è stata generata da decenni di gestione scellerata, dal non aver creduto nello sviluppo ma solo nella possibilità di arricchirsi, dall’aver considerato ogni regola una zavorra per la crescita e ogni redistribuzione di ricchezza una dispersione di risorse. Così facendo hanno creato sempre più precarietà e su questa precarietà è cresciuta la paura di perdere il lavoro, la paura di realizzare progetti, di non vedere un futuro. Quando accadrà che i cittadini che non sono qui con voi capiranno che tutto questo riguarda anche la loro vita, la loro pensione, la loro assistenza, la scuola dei loro figli? Se ne accorgeranno quando i cartelli russi, tramite società americane, compreranno mezza Manhattan? Le mafie non sono solo gangster e killer. Le mafie attraverso il narcotraffico, il racket, l’usura e la contraffazione producono un flusso di denaro che viene reinvestito nell’economia legale. Se il narcotraffico venisse debellato, l’economia degli Stati Uniti subirebbe perdite comprese tra il 19 e il 22 per cento, mentre quella messicana vedrebbe un crollo del 63 per cento. Non dimenticate mai di guardare oltre la ragione sociale delle imprese, di capire chi determina davvero le loro scelte. Le organizzazioni criminali hanno liquidità, che è ciò che oggi manca alle aziende. Le organizzazioni criminali oggi entrano nelle banche con più facilità perché le banche stanno abbassando le difese. Nel mio Paese quando ero piccolo e si parlava di “sogno americano”, si faceva riferimento a una condizione in cui il talento e l’impegno erano requisiti necessari per trovare il proprio posto nel mondo, senza l’aiuto della politica e senza protezioni. Ma negli ultimi anni molto è cambiato. Nella vostra protesta guardate all’Italia, perché l’Italia vi riguarda. Se crolla l’Italia crolla l’Europa, se crolla l’Europa gli USA non sono più sicuri.

Il governo Berlusconi ha mentito per molto tempo alle istituzioni europee e ai suoi elettori. E ora il Paese è in una condizione di immobilità senza precedenti, in una crisi che sembra irrisolvibile. È un Paese in cui a forza di non premiare il merito, di non investire sul talento, sembra impossibile pensare di realizzarsi se non emigrando. A guardare l’Italia, ora, c’è il rischio di vedervi riflesso il vostro futuro. Ma chi in Italia resiste vi sta guardando e spero sappia scegliere come state facendo voi. Se potessi dire qualcosa al Governo americano, direi che non sta facendo abbastanza per difendere i suoi cittadini, direi ai Repubblicani e al Tea Party che stanno spingendo l’economia americana al disastro sostenendo che la scomparsa delle regole sia la soluzione. La crisi però ha una bellezza inaspettata. In passato la paura di sbagliare strada ci portava a fare scelte prudenti: studiare per diventare avvocato era più sicuro che studiare per suonare la tromba jazz. Ora che non esistono più strade più sicure, è tempo di scegliere quello che si sente di voler fare davvero, dando il massimo di sé, conquistandosi i diritti prima ancora di pretenderli. Non esiste un mondo migliore, ma esiste la possibilità di migliorare questo mondo. A una condizione: che lo si voglia veramente.

Saviano è stato accolto con grande calore dai ragazzi, i quali, hanno ripetuto in coro le parole dello scrittore, in quanto non tutti riuscivano a sentire quanto dicesse, soprattutto nelle ultime file. All'evento era, infatti, vietato usare megafoni o microfoni.

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