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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, Di Maio: “Lavoriamo per la pace, le sanzioni servono a portare Putin al tavolo”

Il ministro degli Esteri ricorda l’importanza di lavorare su un doppio binario: per costruire la pace bisogna insistere con le sanzioni alla Russia, per convincere Putin a sedersi al tavolo del negoziato.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Italia sostiene l'Ucraina e lavora per la pace. Lo ribadisce chiaramente il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo al forum "Verso Sud" in corso a Sorrento, anche se in videocollegamento dalla Germania, dove c'è il vertice straordinario del G7. "Come evidenziato dal presidente del Consiglio Draghi a Washington in occasione dell'incontro con il Presidente Biden – ricorda Di Maio – occorre cominciare a chiedersi come si costruisce la pace". Il ministro degli Esteri ha ben chiari in mente i punti chiave su cui trovare un accordo prima possibile: "Tregue localizzate umanitarie per favorire le evacuazioni, cessate il fuoco generalizzato che deve prevedere un accordo generale e poi un accordo di pace definitivo".

Il ministro Di Maio torna ancora una volta sul concetto di "doppio binario", di cui già ha parlato nelle scorse settimane: da un lato indebolire la Russia con sanzioni sempre più stringenti, dall'altro sostenere l'Ucraina con aiuti militari e finanziari. "Stiamo ragionando sul sesto pacchetto a livello europeo, unico strumento pacifico che abbiamo per portare Putin al tavolo", spiega il titolare della Farnesina.

C'è un altro allarme, però, su cui Di Maio pone l'attenzione: "Le gravi ripercussioni della guerra sulla sicurezza alimentare nel Mediterraneo e in Africa sono un primo campanello d'allarme che richiede un intervento tempestivo della comunità internazionale". Poi annuncia: "Nel quadro dell'iniziativa della Presidenza tedesca del G7 sulla crisi alimentare, l'Italia organizza l' 8 giugno un ‘Dialogo Ministeriale con i Paesi del Mediterraneo' in collaborazione con la Fao, per comprendere esigenze e delineare misure d'intervento, anche sulla scorta della Dichiarazione di Matera sotto la Presidenza italiana del G20 nel 2021".

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