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Palermo, “sono stato allontanato dal bar perché sono nero”

Yacoub Said è da molti anni in Italia, ma il 1 marzo è stato mandato via dal locale perché “il cameriere pensava che fosse un mendicante, o un vucumprà che voleva vendere della merce ai clienti”.
A cura di Redazione
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Yacoub Said.
Yacoub Said.

Per Yacoub Said si è trattato di razzismo e, in ogni caso, di un evento spiacevole che ha denunciato attraverso il suo profilo personale su Facebook. Il giovane è stato cacciato da un bar nel centro storico di Palermo, a pochi passi dal Teatro Massimo. Nel suo post, datato 1 marzo, Said spiega di voler "denunciare un atto di discriminazione razziale […] sono stato cacciato da un bar a Palermo perché sono nero" e, seguita, per il gestore del bar "tutti i neri sono mendicanti".

In effetti, il gestore del bar, contattato dall'Adnkronos, ha spiegato che il cameriere ha allontanato il ragazzo "perché pensava che fosse un mendicante, o un vucumprà che voleva vendere della merce ai clienti. Solo dopo abbiamo capito che era un cliente. Siamo davvero dispiaciuti per questa vicenda". "Forse – precisa ancora l'uomo –  il ragazzo che serve ai tavoli si è espresso male – dice ancora – lo ha scambiato sicuramente per un venditore di cianfrusaglie. Ma niente di che. Non ha mica alzato la voce. Lo ha semplicemente invitato ad allontanarsi, ma non perché è nero. Sia chiaro. Non c'è niente di tutto questo". L'episodio, dunque, non sarebbe da ricondursi a una volontà razzistica. "Non siamo razzisti, lo ribadisco", continua il gestore, precisando che "volevamo anche offrigli il caffèma il ragazzo si è offeso e se n'è andato. Ripeto: Siamo tutti molto dispiaciuti per l'accaduto".

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