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Covid 19

Vaccino Covid, in Campania consegne dimezzate. De Luca ora si preoccupa per l’iniezione di richiamo

Vaccino Covid, mancano le dosi a causa del dimezzamento dei carichi, in Campania il rischio è il blocco della campagna vaccinale. De Luca ad Arcuri: “indispensabile garantire il completamento dei richiami per i primi vaccinati”. Il presidente della Regione minaccia azioni (di tipo legale, anche se non lo specifica): “Siamo pronti, in caso contrario, a tutelarci in ogni sede”. Intanto a Napoli fermate del tutto le inoculazioni delle prime dosi.
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La corsa della Regione Campania, ad essere prima per numero di vaccini in Italia rischia di essere un boomerang. Motivo? Se mancano le dosi di vaccino Pfizer-Biontech a causa di mancati invii dalla casa produttrice si rischia di avere insufficienti dosi per il richiamo del vaccino, ovvero la seconda iniezione che si fa dopo 21 giorni dalla prima. Ieri la Regione ha ricevuto in serata la comunicazione che la fornitura di vaccini prevista per la Campania il giorno 25 gennaio è stata dimezzata.

Lo dice il presidente della Regione Vincenzo De Luca: "Non si capisce in base a quale criterio. Già i ritardi dei giorni scorsi hanno prodotto una forte diminuzione nelle vaccinazioni. Questa ulteriore riduzione di consegne rischia di bloccare del tutto le somministrazioni, determinando una situazione gravissima e inaccettabile. Siamo consapevoli delle grandi difficoltà create dai forti ritardi della casa produttrice. Ma a maggior ragione è tempo di scelte chiare e oggettive".

Scrive De Luca in una nota:

È indispensabile garantire il completamento dei richiami per i primi vaccinati. Questo può avvenire solo sulla base di un unico criterio oggettivo: un vaccino per ogni cittadino, operando già in questa fase un riequilibrio rispetto alla prima distribuzione di vaccini avvenuta sulla base di criteri fortemente sperequati.

Il riferimento è al commissario delegato alla campagna vaccinale, Domenico Arcuri: "Proceda – dice De Luca – sulla base di una linea di equità e oggettività assoluta, a tutela dei nostri concittadini e nel rispetto di uno sforzo organizzativo enorme compiuto dalla Regione Campania, e che non può essere vanificato. Siamo pronti, in caso contrario, a tutelarci in ogni sede". Dunque si profila una battaglia (anche di tipo legale, seppur non sia esplicitamente specificato nelle dichiarazioni del presidente della regione) fra governo e Campania sul delicato tema dei vaccini, nel caso in cui i ritardi nelle forniture dovessero mettere a rischio il richiamo per coloro che hanno già avuto la prima dose del Pfizer-BionTech. "Il dimezzamento della fornitura di vaccini è uno schiaffo ai nostri concittadini" attacca il capogruppo della Lega di Matteo Salvini in Consiglio regionale, Giampiero Zinzi "De Luca alzi il telefono per parlare con i suoi compagni di partito al Governo e pretenda ciò che spetta alla Campania".

La situazione attuale dei vaccini Covid in Campania

Indubbiamente il ruolino di marcia della Campania è rallentato: oggi alla Mostra d'Oltremare di Napoli i richiami dei vaccini Pfizer contro il Covid19 per 104 prenotati che avevano fatto la prima siringa il 31 dicembre a Napoli. Domani sono 87 i prenotati. Un netto rallentamento dunque visto che si tratta dei richiami, mentre la Asl partenopea ha del tutto fermato le prime dosi. Al momento non c'è una data per la ripresa, si farà un  bilancio delle scorte per i richiami all'inizio della prossima settimana, all'arrivo della nuova spedizione Pfizer-BionTech. Dei 38.600 vaccini arrivati ieri in Campania, circa 15.000 sono stati consegnati alla Asl che li ha messi nei super frigoriferi degli hub per aumentare appunto la riserva per le seconde dosi.

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