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Inchiesta su un affidamento ai servizi sociali, si autosospende il sindaco di Sparanise

Si è autosospeso da sindaco Salvatore Martiello, sindaco di Sparanise, indagato per un affidamento dei servizi sociali del 2020. Sequestrati telefono e computer.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello.
Il sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello.

Si è autosospeso da sindaco Salvatore Martiello: il primo cittadino di Sparanise, comune del Casertano, è stato raggiunto da un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nell'ambito di una inchiesta riguardo un affidamento dei servizi sociali avvenuto nel 2020. Al momento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, vista la delicatezza della questione. Martiello, che si è detto tranquillo e fiducioso del lavoro della magistratura, ha annunciato in mattinata la decisione di autosospendersi dalla carica.

Cari concittadini, questa mattina mi è stato notificato da parte della PG un avviso di indagine relativo ad un singolo episodio, risalente al 2020, per una procedura in materia di servizi sociali. Confido da sempre nella giustizia, nell’operato della magistratura, e per questo motivo chiederò subito di essere ascoltato per chiarire la mia posizione. Pertanto, ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco fino ad avvenuto chiarimento perché penso sia necessario in questo momento fornire, in modo sereno, ogni spiegazione libero da vincoli amministrativi. Una decisione presa per correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini e della magistratura.

Martiello non è l'unico indagato dell'inchiesta: questa mattina gli agenti della squadra mobile di Caserta hanno perquisito la casa e l'ufficio comunale, sequestrando telefoni e computer. Nelle prossime ore potrebbero esserci nuovi sviluppi nell'inchiesta, che riguarderebbe un singolo episodio di affidamento risalente all'anno scorso. Nel frattempo, attraverso il suo avvocato Angelo Raucci, lo stesso Martiello ha chiesto di poter essere ascoltato dagli inquirenti per chiarire la propria posizione. Già due anni fa Salvatore Martiello era stato coinvolto in un'altra inchiesta durante la quale fu messo anche in regime di domiciliari: secondo gli inquirenti, aveva cercato di indurre il presidente della Proloco di Sparanise a coinvolgere determinate ditte nella programmazione culturale, passando poi all'assegnazione diretta quando gli venne opposto un rifiuto.

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