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Scuola di Abbiategrasso propone un corso sulla cultura araba, il centrodestra: “Si verifichino i contenuti”

Si è accesa una polemica intorno alla decisione della scuola ‘Bachelet’ di Abbiategrasso (Milano) di proporre agli studenti un corso di introduzione alla cultura araba. Le lezioni sono tenute da studentesse, nel pomeriggio e su base volontaria, ma per il centrodestra è un “paradosso”.
A cura di Enrico Spaccini
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L'istituto superiore ‘Bachelet' di Abbiategrasso (nella Città Metropolitana di Milano) è finito nelle scorse ore al centro del dibattito politico locale e nazionale. Il motivo è il "corso avanzato di introduzione alla cultura e alla lingua araba" che viene proposto agli studenti durante le ore pomeridiane. Il centrodestra ha attaccato l'iniziativa parlando di ulteriore "passetto in avanti nell’ottica dell’islamizzazione crescente del nostro continente", come ha dichiarato l'eurodeputata della Lega Silvia Sardone, un "paradosso" con "studenti italiani invogliati a imparare la lingua degli immigrati e non il contrario" che arriva dopo la chiusura per il Ramadan decisa dalla ‘Iqbal Masih' di Pioltello. Il corso del ‘Bachelet', però, sarebbe tutto fuorché una novità dell'ultima ora dato che è arrivato al suo terzo anno consecutivo.

Cos'è il corso "alla cultura e alla lingua araba"

Il corso di "introduzione alla cultura e alla lingua araba" prevede una serie di lezioni tenute a scuola di pomeriggio da studentesse del ‘Bachelet' madrelingua araba. Le ragazze insegnano ai loro coetanei e ai professori, che aderiscono su base volontaria, le basi della loro cultura parlando anche di argomenti come il velo indossato dalle donne. Il primo appuntamento è fissato per venerdì 19 aprile, dove si terrà anche una piccola festa per celebrare la fine del Ramadan e chi vuole potrà partecipare a un laboratorio di "hijab", il velo islamico.

Si tratta, dunque, di un "corso che ha come obiettivo principale l'ampliamento delle conoscenze linguistiche, storiche e culturali" e che "si propone di essere un laboratorio di intercultura", ha dichiarato a Il Giorno la docente di lingue straniere del ‘Bachelet' che ha proposto il corso anni fa: "Il primo anno su 1.300 studenti hanno partecipato in 80 insieme anche a docenti di altre scuole". Il corso, dunque, è iniziato nel 2022 e ora è arrivato alla sua terza riproposizione: "Non mi aspettavo una reazione del genere", ha detto il dirigente scolastico Giovanni Ferrario.

La reazione del centrodestra

Il centrodestra, però, si è schierato contro questo corso pomeridiano e volontario. "Chiediamo che la dirigenza dell'istituto verifichi che i contenuti di questi corsi autogestiti siano coerenti con la laicità e con gli orientamenti educativi della scuola italiana", ha dichiarato l'europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri. Il suo collega Angelo Ciocca parla di "follia totale, dove andremo a finire" mentre Sardone parla di "sottomissione totale".

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