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Ragazzo con sindrome di Down deve vivere a una temperatura di 20 gradi in casa: la bolletta sfiora i 1.200 euro

Un ragazzo, affetto da sindrome di Down, è costretto a vivere a una temperatura di 20 gradi. La madre mostra a Pomeriggio Cinque la bolletta di quasi 1.200 euro per due mesi.
A cura di Matilde Peretto
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(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Una donna di Milano è costretta a pagare circa 1.200 euro di bolletta ogni due mesi per assicurarsi che il figlio stia bene. Il 13enne è affetto dalla sindrome di Down, condizione che causa diverse patologie, tra cui gravi problemi ai bronchi. Lo ha deciso il reparto di cardiologia del policlinico di Milano: "Il giovane con sindrome di Down e disturbi dello spettro autistico e frequenti bronchiti deve mantenere una temperatura costante". Per questo è costretto a vivere a una temperatura di 20 gradi in casa sia d'inverno sia d'estate. Il problema è che tutto ciò grava sulla bolletta.

Durante la trasmissione Pomeriggio Cinque, in onda ogni giorno su Canale 5, è stata intervistata la madre del ragazzo, Giuseppina Rubbuano che ha spiegato che d'inverno utilizza il gas per riscaldare la sua abitazione. Il figlio, su indicazioni mediche, deve vivere a una temperatura di 20 gradi per evitare di aggravare ulteriormente le sue condizioni di salute. Il problema sono le bollette che raggiungono cifre proibitive: l'ultima è stata di 1.178,49 euro per due mesi di gas, precisamente dal 28 novembre 2023 e il 29 gennaio 2024. "Chiediamo aiuto per nostro figlio", ha detto la madre, "i nostri consumi sono dettati dai suoi bisogni, che sono bisogni primari".

"Abbiamo questa esigenza da 13 anni, siamo arrivati al punto che dobbiamo trovare una soluzione". Una soluzione potrebbero essere le agevolazioni fiscali di cui al momento non beneficiano. Per ora hanno solo rateizzazione della bolletta, un piccolo aiuto che, però, non risolve la situazione. Un'altra cosa che chiedono è il riconoscimento della non-disalimentabilità, cioè l'impossibilità di far cessare il servizio di erogazione del gas anche se le bollette non vengono pagate. Se la madre del 13enne non paga, invece, la loro utenza verrebbe staccata lasciando la famiglia senza gas e il ragazzo in seria difficoltà.

Rinunciano ogni anno a tante cose per assicurare un futuro al figlio: "Non andiamo a mangiare fuori, non facciamo le vacanze, se ci sono dei regali di Natale non li facciamo se non a lui. Si risparmia su tutto quello che può essere superfluo", conclude la madre. Questo non significa che la donna non voglia pagare le bollette. Vorrebbe solo un aiuto in più da istituzioni e gestori dell'energia.

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