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Papà di un giovane calciatore picchia il dirigente della squadra sulla sedia a rotelle durante la partita

Durante una partita di calcio uno dei genitori ha aggredito a calci e pugni il responsabile del settore giovanile della squadra avversaria: la vittima è un ex calciatore da anni sulla sedia a rotelle a causa di una malattia.
A cura di Giorgia Venturini
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Tensioni drante la partita di calcio giovanile under 17 tra le squadre di Brusaporto e Uesse Sarnico domenica scorsa ad Albano Sant’Alessandro, in provincia di Bergamo. Stando alla prima ricostruzione, uno dei genitori della Uesse Sarnico ha aggredito a calci e pugni il responsabile del settore giovanile del Brusaporto, Stefano Turchi, nonché ex calciatore che nel 1991 aveva guidato l'Ancona in serie A. Turchi dal 2009 ha scoperto di essere affetto dalla Sclerosi laterale amiotrofica e quindi da qualche anno era su una sedia a rotelle.

L'aggressione tra un dirigente e un genitore

Come riporta l'Eco di Bergamo, la tensione domenica scorsa era alta perché le due squadre si contendevano il primo posto in classifica. A raccontare ai carabinieri quando era accaduto è stato Turchi: ex calciatore ha spiegato che tutto è iniziato quando il figlio dell'aggressore, ovvero un giocatore dell'Uesse Sarnico, si è sentito male. Il padre così ha preso l'auto ed è entrato nell'area riservata alle società per recuperare il figlio che però si è ripreso e ha deciso di restare con i compagni fino alla fine della partita. Il padre però è rimasto nell'area riservata, poco distante dall'ex calciatore, e ha iniziato a gridare e insultare alla rete in direzione dei piccoli giocatori.

Così Turchi ha spiegato di essersi avvicinato per calmarlo. A quel punto l'uomo lo avrebbe preso a calci e pugni: la vittima è caduta dalla sedia a rotelle, ma anche una volta a terra è stato picchiato.

L'intervento dei carabinieri

A bloccare l'aggressore sono stati alcuni altri dirigenti che hanno assistito a quanto accaduto. A quel punto sul posto sono intervenuti i paramedici del 118 e i carabinieri che hanno preso la querela presentata da Turchi nei confronti dell'aggressore. Ora l'uomo deve essere sentito e sarà lui a dare la sua versione dell'accaduto.

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