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La madre di Alessia Pifferi dopo la richiesta di ergastolo: “Dice che non ero una mamma degna, lei cosa è stata?”

La madre di Alessia Pifferi appare come una donna ferita: “Mia figlia è sempre mia figlia. Le ho dato casa mia, bastava che lo diceva e la bambina me la portavo via io”. Le sue parole il giorno della richiesta di ergastolo per la figlia Alessia Pifferi.
A cura di Matilde Peretto
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(foto di repertorio)
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"A me dice che non sono una madre degna, ma lei cos'è stata?". Sono queste alcune delle parole che la madre di Alessia Pifferi ha detto fuori dal Tribunale di Milano venerdì 12 aprile, quando il pm ha chiesto l'ergastolo per sua figlia. Alessia Pifferi è infatti accusata di omicidio volontario aggravato per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di appena 18 mesi. La sua famiglia (rappresentata dalla zia della bambina Viviana Pifferi) ha deciso di costituirsi parte civile nel processo a danno dell'imputata. Chiedono giustizia per la loro nipotina e che Alessia Pifferi paghi per averne provocato la morte.

La reazione della madre di Alessia Pifferi dopo la richiesta di ergastolo

Nonostante in aula Alessia Pifferi abbia detto che non voleva uccidere la bambina e che "non ho mai pensato che potesse succedere una cosa del genere a Diana", i suoi familiari non sono d'accordo. Non lo è nemmeno la pubblica accusa dal momento che ha richiesto il massimo della pena per l'imputata. Secondo la sorella Viviana Pifferi, Alessia ha raccontato troppe bugie nella sua vita e ha sempre pensato a se stessa. Per la madre, invece, rimane una figlia che ha sempre sostenuto e aiutato.

"Noi colpe non ne abbiamo, noi abbiamo l'animo giusto. Non abbiamo fatto niente di male ne a lei ne alla bambina. Basta!", dice la mamma di Alessia Pifferi ai microfoni di Fanpage.it  e di Mattino5. E prosegue: "Noi non abbiamo sbagliato, abbiamo sempre aiutato in tutti i sensi. Bastava che ce lo chiedeva e non sarebbe andata così".

Rimane comunque sua figlia, nonostante le accuse reciproche. Lo dice lei stessa: "Mia figlia è sempre mia figlia ma mi accusa di cosa? Le ho dato casa mia, bastava che lo diceva e la bambina me la portavo via io". È l'immagine di una donna ferita che ha perso la nipotina di 18 mesi, mentre la figlia rischia l'ergastolo per averla uccisa. Conclude lo scambio di battute con i giornalisti: "A me dice che non sono una madre degna ma lei che cosa è stata? Io sono stata degna e il mio animo è sincero e pulito".

La reazione della sorella di Alessia, Viviana Pifferi

Oggi, invece, alle telecamere di Mattino4 ha parlato la sorella di Alessia, Viviana Pifferi in merito all'udienza di venerdì 12 aprile in cui è stato chiesto l'ergastolo per l'imputata e durante la quale ha rilasciato dichiarazioni spontanee. In riferimento a queste, Viviana ha detto: "Io di lei non ho più compassione, non l'ho mai vista piangere".

E ha aggiunto: "Io non l'ho sempre odiata, è lei che si è sempre allontanata. Quando le facevo notare che doveva rialzarsi e fare cose, lei si allontanava. Quando ce lo permetteva vedevamo Diana, ma era sempre Alessia a decidere quando, anche se non abbiamo mai avuto un vero divieto".

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