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Il rapper Shiva arrestato a Milano

La crew del trapper Shiva denunciata a Perugia: “Ha picchiato un procuratore musicale”

Lo scorso giugno a Perugia un procuratore di artisti campano è stato aggredito da un gruppo di giovani. La vittima ha raccontato di aver conosciuto due membri di una crew vicina al rapper Shiva, arrestato a ottobre per tentato omicidio.
A cura di Ilaria Quattrone
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Shiva e il frame del video in cui spara a due persone (foto da Instagram)
Shiva e il frame del video in cui spara a due persone (foto da Instagram)
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La sparatoria avvenuta il 12 luglio 2023 fuori dalla casa discografica di Shiva, il rapper arrestato il 26 ottobre con l'accusa di tentato omicidio, non sembrerebbe essere un caso isolato. C'è infatti una denuncia, redatta in Questura a Perugia e che Fanpage.it ha potuto visionare, in cui un procuratore di cantanti racconta di essere stato aggredito il 12 giugno da alcuni giovani, che a suo dire sarebbero vicini al noto trapper.

L'aggressione fuori da un hotel di Perugia

L'episodio si è verificato proprio nel capoluogo umbro. La vittima si trovava lì per motivi di lavoro. Ha raccontato agli investigatori che mentre era in albergo, è stata fatta scendere nella hall per discutere di presunti problemi relativi alla sua stanza. Una volta lì, però è stata avvicinata da un giovane che l'ha trascinata con forza fuori dall'hotel.

Ad attenderla all'esterno, c'era un gruppo di ragazzi. La vittima sostiene che tra loro, c'erano almeno due giovani che sarebbero membri di una crew vicina a Shiva. Uno degli aggressori gli ha intimato di dargli il cellulare e il portafoglio.

Subito dopo, il procuratore musicale è stato picchiato con calci e pugni. Uno dei responsabili, che sarebbe conosciuto nell'ambiente musicale, lo ha colpito alla mandibola. Dopodiché ha estratto un coltello con il quale lo ha "colpito di striscio alle dita" della mano sinistra e "sullo zigomo destro".

Non appena è riuscito a rialzarsi, è entrato nella hall dell'albergo. È stato poi raggiunto dalla persona che lo ha ferito con il coltello che lo avrebbe minacciato: "Ora ti ammazzo". Fortunatamente sono intervenuti i dipendenti dell'albergo che hanno intimato di chiamare la polizia.

A quel punto, il booker campano è scappato e si è nascosto in una stanza utilizzata dai dipendenti. Si è adagiato sul letto dove ha perso i sensi. Due ore dopo, ha richiesto l'intervento dei carabinieri. È stato poi portato in ospedale con lividi e ferite su tutto il corpo: è stato poi dimesso con una prognosi di quindici giorni. Il giorno dopo si è presentato in Questura dove ha sporto denuncia.

Agli investigatori ha raccontato di essere stato derubato del cellulare, di 155 euro e di una scarpa marca Timberland perché gli aggressori erano convinti che avesse nascosto all'interno altro denaro.

Il diverbio prima dell'aggressione

In una integrazione alla denuncia, avvenuta ad agosto, la vittima ha spiegato che poco prima dell'aggressione avrebbe avuto una discussione con un membro del team del cantante: il trapper si sarebbe dovuto esibire a Perugia il 12 giugno in occasione di un festival locale. Il diverbio sarebbe nato per il compenso professionale che era stato pattuito per lo show.

Nella stessa integrazione, il ragazzo ha poi raccontato che a fine luglio, dopo la sparatoria fuori dalla casa discografica di Shiva avvenuta a seguito di una tentata aggressione al rapper, gli sarebbe arrivato un messaggio vocale anonimo su Telegram.

Nell'audio veniva accusato di essere stato lui la causa dell'agguato fallito nei confronti del cantante. E, per questo motivo, "gliel'avrebbero fatta pagare".

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