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Hostess reagì dopo 20 secondi alle molestie, sindacalista assolto: polemiche per la sentenza

Ieri, il tribunale di Busto Arsizio ha assolto il sindacalista che era stato accusato di molestie nei confronti di una hostess. I giudici hanno ritenuto credibile la versione della donna, ma insussistenti gli elementi oggettivi.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È stato assolto dal Tribunale di Busto Arsizio, il sindacalista di Malpensa che era accusato di violenza sessuale nei confronti di una hostess. La donna, il 9 luglio 2018, aveva chiesto aiuto all'uomo in una causa di lavoro. I due si erano incontrati in un ufficio della palazzina dell'aeroporto che viene utilizzata dai sindacati. La donna ha poi raccontato che l'uomo, che faceva parte della sigla Fit Cisl, l'avrebbe palpeggiata.

La sentenza dei giudici

I giudici hanno ritenuto credibile la versione della donna, ma nonostante questo hanno assolto l'imputato perché gli elementi oggettivi sono insussistenti. Sulla base di quanto riportato dal giornale "VareseNews", l'imputato non avrebbe avuto la percezione del dissenso della vittima perché si trovava alle sue spalle. Intervistata dal quotidiano "Il Corriere della Sera", l'assistente di volo ha raccontato di essere arrabbiata: "Fatico a capire se una donna ha o no il diritto ad avere paura per venti secondi prima di capire come reagire alle mani addosso di un uomo".

Le parole della hostess

Durante il dibattimento è infatti emerso che la reazione alle molestie non sarebbe stata tempestiva, ma sarebbe arrivata dopo almeno venti secondi. Nel suo racconto a Corsera, la donna afferma come sia rimasta impietrita dalla paura per qualche secondo: "Pensavo: ‘E mo' che faccio? Lui è grande e grosso, gli tiro un ceffone? E se lui me lo ridà più forte?". Tra le altre contestazioni, c'è stata anche quella di aver sporto denuncia in ritardo: "In quel momento avevo solo la mia parola contro la sua", ha spiegato l'assistente di volo che ha poi denunciato quando ha saputo che altre donne sarebbero state vittime delle stesse molestie da parte dello stesso uomo. La hostess ha poi detto che ricorrerà contro la decisione: "Voglio sapere da altri giudici se davvero avevo soltanto venti secondi per decidere come reagire a quelle mani addosso".

Le polemiche sul caso

La decisione del tribunale di Busto Arsizio ha sollevato diverse polemiche nell'opinione pubblica. L'avvocato e attivista Cathy La Torre, in un post, ha infatti scritto: "Per le giudici – già, parliamo incredibilmente di tre donne – una molestia è tale solo se una donna, come si vede nei video di autodifesa su youtube, reagisce d’impulso e magari mette al tappeto l’aggressore con un calcio volante!". La Torre sostiene infatti che non è stato minimamente preso in considerazione lo stato psicologico della vittima: "Non conta che una donna, ritrovandosi addosso le mani di un altro uomo, mentre è sola, possa essere per alcuni secondi stordita, confusa, spaventata". Ha poi chiuso il suo post citando proprio le parole che l'assistente di volo ha affidato al Corriere: “Ci dicono ogni giorno di denunciare, di non avere paura, aprono sportelli, ma se poi i risultati sono questi, come si fa a credergli?”. Già. Come si fa?".

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