Gallera libera il suo ufficio: “Ricordatevi anche di quanto di buono ho fatto”
Tempo di trasloco, l'ultimo, per Giulio Gallera, l'ex assessore al Welfare della Lombardia sostituito da Letizia Moratti nel rimpasto operato dal presidente della Regione Attilio Fontana. In un lungo post su Facebook, Gallera ha postato le foto delle operazioni di trasferimento dei suoi effetti personali allegando una didascalia che pare indirizzata a tutti i suoi detrattori, in cui ricorda quanto di buono sia stato fatto sotto la sua conduzione della Sanità lombarda.
Gallera: Ricordatevi anche delle cose buone che ho fatto
"Oggi ho definitivamente chiuso la più intensa esperienza amministrativa della mia vita. Quattro anni e mezzo alla guida del più importante e complesso sistema sanitario d’Italia", esordisce Gallera nel suo messaggio di saluti. "Al di là dell’emergenza Covid, che ha assorbito ogni energia mia e dell’intera classe dirigente sanitaria nell’ultimo anno, sono state davvero moltissime le iniziative che ho attivato o su cui mi sono impegnato". E qui, l'ex assessore comincia a snocciolare i traguardi raggiunti: dalla "definizione di un modello di presa in carico dei pazienti cronici", all’"ampliamento dei posti letto di neuropsichiatria infantile", dall’incremento delle attività e delle risorse per il sostegno dei bambini affetti da autismo, al "contrasto all’utilizzo di sostanze stupefacenti e il recupero dei tossicodipendenti attraverso i progetti Rogoredo e Parco delle Groane", oltre al "significativo incremento delle risorse dedicate alle comunità di recupero", e "il rafforzamento delle cure domiciliari e l’ampliamento delle cure palliative".
L'ex assessore: Grazie allo straordinario esercito del bene
Gallera ricorda quindi altri traguardi quali "gli oltre 700 milioni di risorse regionali destinate alla ristrutturazione e all’ampliamento degli ospedali e al rinnovamento del parco tecnologico. La chirurgia robotica, il concreto supporto alle forme di aggregazione dei medici di medicina generale, le battaglie x aumentare le borse di studio nelle scuole di specializzazione e le molte risorse regionali destinate al loro incremento". Insomma, l'ex assessore ha voluto scrivere, affinché nessuno se ne dimentichi, quanto di buono abbia fatto, invitando i critici a non giudicarlo solo per l'ultimo anno di emergenza Covid. L'ex assessore si è quindi congedato ringraziando "tutti i dirigenti della DG Welfare di Regione Lombardia", gli oltre "120.000 medici, infermieri e personale sanitario", rivolgendo un ultimo pensiero "allo straordinario “esercito del bene” composto da decine migliaia di volontari presenti negli ospedali e sul territorio accanto a chi soffre".
