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Caso Eitan: il bimbo portato dal nonno in Israele

Caso Eitan, il nonno materno presenta ricorso. Legali zia paterna: “Speriamo che Tribunale lo respinga”

I legali della zia paterna sperano che “il tribunale distrettuale di Tel Aviv respinga il ricorso” presentato dal nonno materno di Eitan, il bimbo unico superstite della tragedia del Mottarone. Gli avvocati hanno infatti aggiunto che: “La sentenza del tribunale della famiglia parla da sé ed è completa, ben fondata, approfondita e accademica”. Il portavoce della famiglia materna ha invece precisato che la sentenza “non avrebbe tenuto conto delle circostanze eccezionali”
A cura di Simona Buscaglia
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"Ci auguriamo che il tribunale distrettuale di Tel Aviv respinga il ricorso". Sono queste le parole dei legali di Aya Biran, zia paterna di Eitan, al ricorso presentato da Shmuel Peleg, il nonno materno del bimbo, unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone. Gli avvocati, le cui dichiarazioni sono riportate da Ansa, sottolineano come "La sentenza del tribunale della famiglia parla da sé ed è completa, ben fondata, approfondita e accademica". I legali sperano anche che, come stabilito dal Tribunale della famiglia di Tel Aviv, il bimbo torni "il più rapidamente possibile alla sua famiglia, alla sua scuola, alle strutture terapeutiche da cui era stato rapito".

La famiglia materna presenta il ricorso al Tribunale

La famiglia della mamma di Eitan ha infatti presentato ricorso contro la decisione del tribunale della famiglia di Tel Aviv che ha stabilito il suo ritorno in Italia presso la zia italiana. Lo riferisce l'emittente israeliana Canale 2. Il Tribunale della famiglia aveva infatti dato ragione alla famiglia paterna riconoscendo le loro ragioni nell'ambito della convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori. Il portavoce della famiglia Peleg, Gadi Solomon, lo ha fatto sapere aggiungendo che la sentenza in questione non avrebbe "tenuto conto delle circostanze eccezionali alle quali si trovava di fronte" ed ha ignorato "le azioni unilaterali della zia Aya Biran".

Un ricorso che era già stato annunciato

Il possibile ricorso, oggi diventato realtà, era già stato annunciato dal portavoce della famiglia materna il 25 ottobre scorso. "La famiglia è determinata a continuare la battaglia in ogni modo possibile nell’interesse di Eitan, il suo benessere e il diritto a crescere in Israele come i suoi genitori si augurano" aveva precisato. In quell'occasione al Canale televisivo 13, la nonna materna di Eitan, Etty Peleg, aveva dichiarato: "Un disastro nazionale quello che è successo in tribunale, il suo posto è in Israele, è israeliano".

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