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A Milano il 92 per cento delle case non è accessibile alle coppie che vogliono avere un figlio

Circa il 92 per cento degli appartamenti con sole due stanze a Milano costa troppo (oltre 460mila euro in media) per una coppia che possa contare unicamente sullo stipendio medio cittadino (circa 3.636 euro al mese).
A cura di Francesca Del Boca
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Milano non è una città per famiglie. Nel capoluogo lombardo, stando agli ultimi dati di Immobiliare.it Insights per Fanpage.it, una coppia che possa contare sullo stipendio medio di Milano e sia in cerca di una casa per allargarsi può permettersi infatti solo l'8,6 per cento dei trilocali disponibili oggi sul mercato immobiliare cittadino. Per abitazioni non certo recenti e magari da ristrutturare, in zone tendenzialmente periferiche.

Insomma, al contrario: il 92 per cento degli appartamenti con sole due stanze costa troppo (oltre 460mila euro in media, praticamente mezzo milione) per due persone che insieme portano a casa più di 3.600 euro al mese (e per la precisione un reddito netto mensile di 3.636 euro, 43.628 euro totali annui). Non certo uno stipendio basso. Eppure, per una coppia media di lavoratori milanesi, comprare un semplice trilocale dove poter avere un figlio è oggi quasi un'impresa.

Senza capitali di famiglia o altri soldi a disposizione, in poche parole, non restano molte  soluzioni per questo diffusissimo target di cittadini. Se infatti da soli o in due si può ancora vivere in un appartamento con una stanza sola, ciò diventa alla lunga molto difficile con un figlio piccolo o più. O per chi deve fare della propria dimora anche una postazione di lavoro quotidiana, soprattutto se condivisa con un partner nelle medesime condizioni (ormai frequentissime nella nuova Milano post pandemia, aperta all'innovazione dello smartworking).

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Questo perché, per una coppia media che possa contare unicamente sulle proprie finanze, comprare un trilocale ai prezzi di Milano attraverso un eventuale finanziamento ai tassi odierni (pari all'80 per cento del valore dell'immobile della durata di 25 anni con un tasso fisso pari alla media nel periodo di riferimento del 4.45 per cento) graverebbe eccessivamente sull'economia del nucleo: una rata media da 2.041 euro peserebbe infatti circa il 56 per cento sul bilancio mensile della coppia. Decisamente troppo: una rata, per essere considerata realmente sostenibile, non dovrebbe superare infatti il 30 per cento del reddito netto mensile di coppia.

Condizione che, appunto, si verificherebbe invece se la coppia in questione potesse disporre di un reddito familiare di oltre 6mila euro in due: solo in questo modo un "colpo" di più di 2mila euro di rata al mese verrebbe ben assorbito dall'economia generale della coppia.

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