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Vende finte ospitalità a stranieri per il permesso di soggiorno: sequestrati beni per un milione e mezzo di euro

Quindici case e cinque campi, tra Pioltello e Sondrio, sono stati sequestrati a un 37enne e a sua moglie di 35 anni. Secondo gli investigatori, sono beni che avrebbero comprato con la vendita di ospitalità fittizie a persone extracomunitarie che cercavano un modo per ottenere il permesso di soggiorno.
A cura di Enrico Spaccini
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La polizia di Stato di Milano ha sequestrato nella mattinata di oggi, giovedì 23 maggio, 15 immobili e cinque terreni, tra cui un vigneto, riconducibili a un 37enne già in carcere a Piacenza. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, l'uomo aveva intestato alla moglie e ad altri prestanome questi beni dal valore complessivo pari a un milione e mezzo di euro. Una cifra che non sarebbe compatibile con le entrate fiscali dichiarate dal 37enne. Secondo gli investigatori, insieme ad altre sette persone il 37enne si assicurava entrate sostanziose dalla "vendita" di dichiarazioni di ospitalità fittizie a cittadini extracomunitari. Per questo motivo, è indagato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, intestazione fittizia di beni ed autoriciclaggio.

Le dichiarazioni di ospitalità vendute a 800 euro

I fatti contestati al 37enne, di nazionalità egiziana, risalgono al periodo compreso tra il 30 giugno 2020 e l'8 agosto 2023. La polizia aveva iniziato a indagare dopo che dalla sola Pioltello erano arrivate in un periodo ristretto 60 dichiarazioni di ospitalità e sette iscrizioni anagrafiche. Le indagini hanno accertato che si trattava di richieste fittizie rese possibili dal 37enne e da sua moglie 35enne, anche lei egiziana, che vendevano i documenti alle persone richiedenti asilo.

Per una dichiarazione di ospitalità a Pioltello si facevano pagare 700 o 800 euro, per la stessa richiesta ma nei comuni di Trevisio e Teglio (in provincia di Sondrio) incassavano 600 euro. Infine, l'iscrizione anagrafica di residenza costava 1.000 euro. Con questi documenti, i clienti potevano richiedere il permesso di soggiorno. Un sistema che gli avrebbe fruttato più di 100mila euro.

L'arresto del 6 dicembre e il sequestro da un milione e mezzo di euro

Il 6 dicembre 2023 gli agenti della seconda sezione della squadra Mobile di Milano, coordinati dalla pm Francesca Crupi, avevano fermato la coppia nella loro casa di piazza Garibaldi, nel quartiere Satellite di Pioltello. Il gip Guido Salvini aveva disposto per il 37enne la misura cautelare del carcere e per la 35enne l'obbligo di presentazione davanti alla polizia giudiziaria.

Ora è scattato il sequestro per i beni che non risulterebbero riconducibili alle entrate dichiarate dal 37enne, indagato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, intestazione fittizia di beni e autoriciclaggio. Si tratta di 15 immobili e cinque campi, tra cui un vigneto, sparsi tra Pioltello e la provincia di Sondrio, dal valore complessivo di un milione e mezzo di euro.

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