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Come sarà rilanciata California Bakery: dal fallimento alla scommessa del cambio di format

CB Taste ha avviato il rilancio del marchio, tra rinnovamento dell’esperienza e nuove aperture. Il punto forte di California Bakery è sempre stato il brunch, ma dopo 25 anni trascorsi in una città dinamica come Milano la nuova proprietà ha voluto portare un rinnovamento della proposta.
A cura di Andrea Bonafede
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Era iniziata con una felice intuizione, stava per concludersi con una sorprendente chiusura, sta proseguendo con un tentativo di rilancio. La storia quasi trentennale di California Bakery, noto marchio italiano che propone pietanze della tradizione statunitense, ha vissuto già parecchie svolte. Nel 1995 Marco D’Arrigo rileva da una signora americana un negozio di prodotti alimentari a stelle e strisce, in via Concordia a Milano. Intravedendo del potenziale, comincia a studiare le ricette tipiche degli Stati Uniti, arrivando a inaugurare il primo ristorante. Il format di California Bakery raccoglie consensi dal pubblico milanese, tanto che negli anni il brand si espande con nuove aperture, arrivate a 12, di cui 11 a Milano e una a Bergamo. D’Arrigo diventa anche un volto noto grazie alla partecipazione al programma televisivo "Boss in incognito". Poi, dopo 25 anni, il crac.

A dicembre 2019 il tribunale di Milano dichiara fallita la società madre, mentre un mese dopo CB Italy, che aveva in carico i ristoranti, avvia la procedura per il concordato preventivo per poter evitare la liquidazione giudiziale della società e garantire la continuità aziendale, scongiurando così la chiusura dei negozi. Al contempo, proseguono le indagini per l’ex patron, Marco D’Arrigo, che va a processo con rito abbreviato. Nel dicembre 2023, la condanna: 4 anni e 4 mesi di reclusione per bancarotta, due anni di inabilitazione dell’esercizio di un’impresa commerciale. Assolti gli altri due imputati, il commercialista Emiliano Villa e la manager Maria Luisa Castiglioni, la quale ha guidato Panini Durini fino a novembre 2023. Tra le condotte contestate, la presunta falsificazione delle scritture contabili e "l'accumulazione di debiti nei confronti dell'Erario": un fallimento da 8 milioni di euro di passivo, tra cui 7,2 milioni per debiti fiscali.

Nel frattempo, la storia di California Bakery non è finita, perché nel 2021 il marchio viene rilevato da Ten Food & Beverage, gruppo nato nel 2019 e che oggi ha in portafoglio oltre quaranta ristoranti in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto, Sardegna e Canton Ticino con i marchi Ten Restaurant, Al Mare by Ten, Pasticceria Svizzera 1910 e, appunto, California Bakery. Ten Food, a sua volta, è sotto il controllo della Orlean Invest, holding con svariate partecipazioni di proprietà di Gabriele Volpi, imprenditore miliardario classe 1943 che ha costruito la sua fortuna dagli anni Ottanta in Africa nel settore della logistica legata all’industria del petrolio e del gas. Ha acquisito anche la cittadinanza nigeriana ed è considerato l'italiano più ricco d'Africa.

Nel nuovo millennio Volpi ha esteso i suoi interessi anche ad altri settori, concludendo varie operazioni, tra cui l'acquisizione dell'interporto di Venezia e del terminal Adriatico di Marghera. Significativo, e condito da diversi successi, anche il suo impegno nel mondo dello sport. Dal 2012 al 2018 è stato proprietario del Rijeka, club calcistico croato che sotto la sua proprietà ha vinto uno scudetto nel 2017, interrompendo una striscia di 11 successi consecutivi della Dinamo Zagabria. Nel 2008 ha rilevato invece lo Spezia, portandolo dalla Serie D alla prima, storica promozione in Serie A, per poi vendere la società nel 2021. Dal 2000 è tra i proprietari della Pro Recco, il club di pallanuoto più titolato al mondo, di cui è stato giocatore in gioventù (vincendo uno scudetto nel 1961) e presidente dal 2005 al 2012.

L'altro settore in cui Volpi è entrato è, appunto, la ristorazione, con Ten Food & Beverage. Il gruppo, con la società CB Taste (il cui amministratore delegato è Alessandro Fois), ha trovato all’inizio una situazione complicata: dall'aspetto alla manutenzione dei locali, dalle dotazioni dei lavoratori ai prodotti. Così come non è stato semplice convincere i dipendenti circa la continuità e il valore del progetto. Accanto alla fase di ricostruzione, CB Taste ha avviato il rilancio del marchio, tra rinnovamento dell'esperienza e nuove aperture. Il punto forte di California Bakery è sempre stato il brunch, ma dopo 25 anni trascorsi in una città dinamica come Milano la nuova proprietà ha voluto portare un rinnovamento della proposta. Allo stesso tempo, sono state valutate nuove possibilità: l’azienda ha puntato, ad esempio, sulla fascia della colazione, sull'offerta di prodotti vegani, su una proposta di street food e di pizza americana.

CB Taste sta cercando di ampliare anche la gamma esperienziale per il consumatore, introducendo eventi e incontri, come nel Garden & Lounge in Corso di Porta Ticinese, a Milano, dove si sta sperimentando il concept di “spazio culturale”. Tra le strategie del gruppo c’è anche l’apertura di nuovi punti vendita: California Bakery è arrivato anche a Lugano, in Svizzera, e a Bologna, anche se la sfida più interessante per l’azienda è stata l’inaugurazione all’outlet di Serravalle: un’operazione che comporta un cambio di paradigma per il marchio perché avvenuta fuori da un contesto cittadino. Altre aperture sono in arrivo, altre sono programmate per i prossimi anni, per i quali Ten Food & Beverage ha previsto un piano di espansione ambizioso (presentato tre anni fa). L’obiettivo più a breve termine rimane, però, il consolidamento dell’azienda, la costruzione di basi solide per garantire una crescita che si era interrotta cinque anni fa.

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