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Il sacerdote di Desenzano accusato di violenza, minacce e droga chiede di patteggiare: prima risarcirà le vittime

Il sacerdote 65enne imputato per violenza e minacce ha chiesto, tramite il suo avvocato, di patteggiare. Il gup di Brescia deciderà in merito il 28 giugno. L’ex parroco di Desenzano (Brescia) dovrà prima risarcire le vittime.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Sarà proposto un patteggiamento a 1 anno e 8 mesi al gup del Tribunale di Brescia per chiudere la vicenda che riguarda un sacerdote di 65 anni imputato per minacce e violenza sessuale. Il parroco era stato denunciato nell'estate dell'anno scorso da un 31enne con cui aveva intrattenuto un rapporto regolare dopo averlo conosciuto in un sito di incontri. L'accusa e la difesa avrebbero, quindi, raggiunto un accordo il quale, però, è vincolato al risarcimento che il sacerdote dovrà versare alla vittima per il danno provocato.

Il rapporto tra il sacerdote e il 31enne

Il sacerdote aveva conosciuto il 31enne, barista e di nazionalità venezuelana, in un sito di incontri nel 2020. Il parroco, al tempo prestava servizio a Desenzano, ma è appartenente alla Diocesi di Verona. Tra i due si sarebbero susseguiti incontri regolari, fino a quando il prete avrebbe smesso di pagare le prestazioni del giovane. Il 31enne, a sua volta, non voleva più incontrarlo poiché quando gli chiedeva i pagamenti arretrati,  il sacerdote lo avrebbe minacciato.

La vicenda è diventata nota quando, nella notte tra l'1 e il 2 agosto 2023, i carabinieri intervengono a Desenzano rispondendo alle chiamate di alcuni residenti. Un giovane transessuale, nudo, urlava dalla finestra dell'appartamento del parroco per poi buttarsi. Dopo quell'episodio, il 31enne aveva deciso di denunciare il sacerdote per violenza sessuale.

Le accuse nei confronti del parroco

A carico del sacerdote, poi, si è aggiunta un'altra denuncia questa volta per droga. I carabinieri avevano trovato la scorsa estate nel suo appartamento alcuni grammi di cocaina e un bilancino di precisione.

Il parroco, da parte sua, ha ammesso di avere alcuni vizi, ma ha negato i presunti abusi: "Mai ho usato violenza contro qualcuno", ha ripetuto davanti agli inquirenti, e mentre le minacce sarebbero state solo "avvertimenti". Se risarcirà il 31enne, il prossimo 28 giugno il gup di Brescia potrebbe accogliere la richiesta di patteggiamento proposta.

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