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Malesia: turisti si spogliano su un monte sacro. Accusati di aver causato un terremoto

Alcuni turisti sono stati accusati da politici malesiani di aver suscitato le ire degli dei spogliandosi su una montagna considerata sacra. Gli dei, poi, avrebbero provocato un terremoto che ha causato 18 morti.
A cura di D. F.
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Avete presente la leggenda secondo cui il battito d'ali di una farfalla scatena un temporale dall'altra parte del mondo? Ebbene, in Malesia a quanto pare credono a qualcosa di molto simile: un gruppo di turisti canadese stava passeggiando sulla cima del monte Kinabalu quando, stremati ed accaldati, hanno avuto la pessima idea di spogliarsi, rimanendo a torso nudo. Ne hanno approfittato per scattarsi delle fotografie e pubblicarle su facebook, ma non potevano sapere che per loro sarebbero iniziati guai molto seri. Sono infatti accusati di aver direttamente provocato le ire degli dei, che si sarebbero di conseguenza vendicati con una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 che ha provocato la morte di 18 persone.

Quattro ragazzi (Eleanor Hawkins, 23 anni, di nazionalità inglese, Lindsay e Danielle Petersen, sorelle canadesi di 23 e 22 anni, e l’olandese Dylan Snel, 23 anni) sono stati arrestati due giorni fa con l'accusa di atti osceni in luogo pubblico. Ben più gravi sono però le accuse mosse dagli abitanti della montagna, che è considerata sacra dalla tribù dei Kadazan Dusun e da alcuni politici locali, come Joseph Pairin Kitingan, vice primo ministro dello Stato di Sabah, convinto che il terremoto del 5 giugno sia legato alla "mancanza di rispetto da parte dei nudisti nei confronti della montagna".

I quattro turisti ora rischiano fino a 4 mesi di reclusione: la polizia intanto è sulle tracce di un altro gruppo di "nudisti" colpevoli di essere rimasti semi-nudi sulla montagna sacra.

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