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Le autorità cinesi contro le croci sulle chiese: “Troppo vistose”

Campagna delle autorità cinesi contro le croci troppo vistose su campanili e chiese.
A cura di A. P.
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Dopo timidi segnali di apertura, all'orizzonte si vede un nuovo scontro tra le autorità cinesi e i fedeli cristiani. Questa volta l'occhio di Pechino si sarebbe soffermato addirittura su uno de simboli cardine della religione cristiana: la Croce. Pechino infatti starebbe pensando ad una legge per ridimensionare l'esposizione del simbolo vietando le croci troppo vistose e proibendo la presenza di quelle sui campanili o in cima alle chiese cattoliche o protestanti. A riferire la circostanza i giornali del partito comunista cnese, annunciando che "Il governo dello Zhejiang specifica le dimensioni delle croci sulle chiese". Secondo la direttiva, ancora non approvata ufficialmente, le croci debbono essere collocate sulla facciata della chiesa e non su campanili o sui tetti; e soprattutto devono essere di dimensioni adeguate e colore che si fonda con quello della costruzione, non di uno che spicchi. Insomma niente croci visibili a distanza. Ufficialmente lo scopo è quello di "proteggere la libertà religiosa dei cittadini e a promuovere un’architettura scientifica e normativa" perché negli ultimi anni le costruzioni religiose avrebbero seguito criteri di "vuoto lusso architettonico". In realtà la compagna anti croci in Cina è cominciata già nel 2014. Come denunciano i siti cattolici, infatti, l'anno scorso sono state centinaia le croci fatte rimuovere dalle chiese dalle autorità locali con svariati pretesti.

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