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4 Ottobre 2025
15:39

Vivere con un cane diminuisce il rischio di asma nei bambini: lo studio canadese

Uno studio canadese ha analizzato gli effetti di un allergene contenuto nella polvere domestica e sul manto dei cani sui bambini fino a cinque anni. La convivenza con l'animale ha fatto sì che diminuisse il rischio di contrarre l'asma. Lo stesso non vale, però, se si ha un gatto in famiglia.

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Cani e bambini sono un binomio su cui si discetta particolarmente, non solo in merito a come dovrebbero essere le interazioni ma anche e soprattutto su questioni di igiene e eventuali problemi legati a allergie. Dal Canada è arrivato uno studio ora che per la prima volta accerta che l'esposizione precoce di un bambino alla convivenza con un cane riduce il rischio che il piccolo possa sviluppare l'asma.

Presentata al Congresso della Società Europea di Respirazione lo scorso settembre, la ricerca è stata pubblicata ed è possibile adesso capire come gli esperti siano arrivati a questa conclusione che, oltretutto, non vale in caso di presenza di un gatto.

Dopo aver sottoposto a un monitoraggio specifico mille bambini sotto i cinque anni di età, i ricercatori hanno rilevato che la proteina Can F1, uno degli allergeni presenti nella polvere che si forma nelle case e che è presente sul manto del cane, ha un ruolo "difensivo" ovvero previene l'emergere dell'asma infantile. Di questi bambini, 292 avevano vissuto con un cane e 245 con un gatto tra la nascita e l'età di un anno.

Lo studio, chiamato "CHILD", ha portato al risultato di verificare che i bambini esposti a maggiori quantità di Can f1 avevano, a differenza di quelli che non convivevano con un cane, una migliore funzione polmonare legata però anche a una predisposizione genetica che fa sì che la vicinanza con questo tipo di allergeni crei una sorta di "scudo" all'insorgenza di patologie respiratorie.

La stessa cosa, però, non può dirsi per chi vive con un gatto. Dai risultati, infatti, è emerso che il corrispondente allergene nei mici, il Fel d1, non ha alcuna influenza sul sistema immunitario umano infantile.

I risultati a cui sono giunti i ricercatori canadesi mettono in evidenza che esiste un sistema complesso che porta a questo tipo di reazione da parte dell'individuo esposto al contatto con un cane. Bisogna infatti valutare per ogni individuo dal sistema immunitario fino al contesto in cui avviene il contatto con l'animale che determina poi lo stop all'insorgenza dell'asma e in generale ad avere migliori prestazioni da parte dell'apparato respiratorio grazie alla presenza dell'allergene di cui il cane diventa portatore/vettore.

Rispetto a una visione più generale di quello che è il modello di igiene cui fare riferimento, questo studio mette in evidenza che la presenza di microrganismi come quelli contenuti nella polvere domestica e che sono presenti sul cane aiuta i bambini a sviluppare appunto un sistema immunitario più forte rispetto alle allergie in generale e in particolare all'asma. Secondo gli scienziati invece l'estrema protezione dell'ambiente dal punto di vista igienico da parte dei genitori per "proteggere" il bambino può portare all'insorgenza di allergie.

E' importante, lo sottolineiamo, che ogni individuo poi ha una risposta specifica e dunque questo studio non significa che far entrare un cane nella vita di una famiglia "garantisca" questo risultato e soprattutto non è di certo un motivo valido per fare una scelta del genere che invece comporta sempre una grande consapevolezza relativamente alle responsabilità legate all'adozione del "migliore amico dell'uomo".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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