UN PROGETTO DI
21 Agosto 2025
8:44

“Un orso è entrato in una casa e ha ucciso un uomo: state attenti”. L’allarme della polizia e poi la scoperta della verità

In Giappone aumentano i casi di aggressione da parte degli orsi ma questa volta non è stato un plantigrado a uccidere un uomo all'interno della sua abitazione ma il figlio. La polizia era stata indotta in errore proprio per il crescente numero di attacchi, come avvenuto sull'isola di Hokkaido dove un giovane è stato trascinato via da un esemplare e ancora non è stato ritrovato.

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In Giappone un caso di cronaca nera sta rimbalzando sulle prime pagine dei media locali. Tutto è iniziato quando un uomo, Fujiyuki Shindo, è stato ritrovato esanime nella sua casa nella città di Daisen con diverse e profonde ferite, soprattutto sulla schiena. Dopo un primo sopralluogo da parte della polizia, le condizioni in cui era la vittima hanno indotto le autorità a diramare un avviso via mail a tutta la popolazione locale: "State attenti, c'è un orso in zona che entra nelle abitazioni ed ha ucciso una persona".

Ma il killer non era un animale, o meglio era un altro animale: l'uomo e l'orso non c'entrava proprio nulla. All'indomani dell'allerta le forze dell'ordine hanno ritirato l'avvviso dopo aver verificato che in realtà si tratta di un omicidio: il figlio è il sospettato numero uno in questo momento. Le prime indagini hanno indotto all'errore i poliziotti perché nella zona e in tutta la regione di Tohoku negli ultimi tempi si è registrato un aumento del numero di attacchi da parte dei plantigradi.

L'uomo era stato ritrovato dalla moglie in un bagno di sangue a terra nella camera da letto. La donna  era da poco rientrata in casa e aveva subito chiamato i soccorsi ma per  Fujiyoshi non c'era stato nulla da fare a causa delle numerose ferite che aveva anche su altre parti del corpo.

La verità che ora sta emergendo è che dunque non ci sono "orsi killer" che si infilano nelle case dei giapponesi che vivono in questa regione che si trova al nord del Paese. Ma questa storia fa riflettere sul conflitto che si vive in diverse parti del mondo relativamente alla convivenza degli esseri umani con le altre creature viventi e, in particolare, proprio con gli orsi.

Il motivo per cui negli ultimi tempi la prossimità tra le due specie è diventata sempre più stringente è dovuto in realtà a una causa diversa rispetto a quello che spesso contribuisce in Italia a generare problemi di convivenza con gli orsi e altri selvatici. Mentre da noi, infatti, l'antropizzazione porta gli animali a "sconfinare" nelle zone urbanizzate, in Giappone l'invecchiamento della popolazione umana ha determinato l'abbandono dell'agricoltura e quindi la minore occupazione degli spazi naturali che gli orsi ora si stanno riprendendo, finendo però così a ritrovarsi sempre di più poi dentro gli insediamenti umani.

In Giappone sono due le specie di plantigradi che sono presenti l'orso nero asiatico (Ursus thibetanus japonicus) e, sull'isola di Hokkaido, una sottospecie di orso bruno, l'orso bruno di Ussuri (Ursus arctos yesoensis).

Mentre nel caso dell'uomo assassinato dal figlio il "presunto colpevole" poi scagionato era un esemplare della prima specie, è altamente probabile invece che un orso bruno di Ussuri sia invece il responsabile di un altro episodio, questo sì simbolo del pericolo cui si va incontro in regioni dove si convive con i grandi selvatici, avvenuto sul monte Rausu che si trova proprio ad Hokkaido. Secondo la testimonianza di un escursionista che è riuscito a sfuggire all'attacco di un plantigrado, un giovane di vent'anni è stato attaccato e trascinato via da un orso e se ne sono perse le tracce. L'incontro sfortunato è avvenuto a 550 metri di altezza e ancora sono in corso le ricerche anche in elicottero nei dintorni del sito di Shiretoko, patrimonio naturale dell'umanità.

Secondo la  Shiretoko Nature Foundation, fondazione che da oltre 30 anni svolge attività di educazione ambientale, conservazione e gestione della fauna selvatica, gli orsi in Giappone si avvicinano agli escursionisti fino a una distanza di 3-4 metri e ci sono state segnalazioni di animali che hanno seguito le persone anche dopo aver utilizzato lo spray anti-orso.

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