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Ogni primavera, tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, le strade di mezzo mondo si trasformano in trappole mortali per migliaia di piccoli animali. È il momento della grande migrazione degli anfibi: rane, rospi e salamandre si risvegliano dal letargo e si muovono, tutti insieme e tutti di notte, per raggiungere stagni, fiumi e laghi dove si riprodurranno. Ma spesso, tra i boschi e i campi da cui partono e le zone umide dove devono arrivare, c'è una strada. E sulle strade passano le auto.
A Monkton, una piccola cittadina statunitense nel Vermont, l'intera comunità ha però deciso di non restare a guardare. Dopo aver contato più di mille anfibi schiacciati in appena due notti, i cittadini, insieme ai biologi e ai ricercatori dell'Università del Vermont, hanno dato vita a un progetto ambizioso: costruire dei sottopassi per la fauna pensati appositamente per gli anfibi. Oggi, dopo oltre dieci anni di monitoraggio, i risultati sono arrivati: lo studio pubblicato su Journal for Nature Conservation dimostra che la mortalità è crollata dell'80,2%.
Come due soli tunnel salvano la vita a migliaia di animali

Il merito è di appena due tunnel di cemento larghi poco più di un metro, costruiti sotto un tratto di soli 1,3 km di strada. I sottopassi sono stati dotati di "ali guida", piccole barriere laterali che indirizzano e incanalano gli animali verso l'ingresso, impedendo loro di aggirarli o attraversare direttamente la carreggiata. Il costo complessivo? 342mila dollari, molto meno dei costosi e grossi corridoi faunistici sopraelevati costruiti molto più spesso per i grandi mammiferi.
Ma a fare la differenza non sono solo le infrastrutture. Il progetto è stato un vero sforzo collettivo: biologi, cittadini, associazioni locali e amministrazioni hanno lavorato tutti insieme, sera dopo sera, anche sotto la pioggia, per monitorare gli attraversamenti e contare ogni singolo animale. In dodici anni sono stati registrati oltre 5.200 animali, tra cui più di 1.700 salamandre e 2.500 rane. Prima dei tunnel, quasi la metà di questi anfibi moriva schiacciato dalle ruote. Dopo la costruzione, le percentuali sono crollate drasticamente.
Le strade uccidono, ma costruire dei sottopassi per la fauna funziona

Il successo del progetto è stato tale che persino le zone "buffer", ovvero quelle a ridosso, ma non direttamente collegate ai tunnel, hanno mostrato una diminuzione sensibile della mortalità. Segno che i sottopassi non solo funzionano, ma influenzano anche il comportamento degli animali ce vivono nei dintorni. E non sono serviti solo agli anfibi: le fototrappole hanno immortalato procioni, serpenti, porcospini, uccelli e perfino orsi e linci usare i tunnel. Prova evidente che queste strutture aumentano la connettività ecologica anche per altre specie.
“Sapevamo che i sottopassi avrebbero aiutato, ma non ci aspettavamo risultati così eclatanti – ha raccontato in un comunicato Matthew Marcelino, autore principale dello studio – Questo progetto dimostra che possiamo fare una grande differenza per la biodiversità locale". Il "roadkill" (letteralmente "uccisione stradale") è una delle minacce principali per gli anfibi in tutto il mondo. Eppure, il successo del progetto di Monkton dimostra che basta poco per ridurre la mortalità e aiutare migliaia di rospi, rane e altri piccoli animali ad attraversare le strade.