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15 Maggio 2025
16:21

Stop alle passeggiate sui cammelli alle piramidi di Giza: oltre 50 aziende dicono basta

Marriott ha rimosso dai suoi pacchetti le passeggiate a cavallo e a dorso di cammello alle piramidi di Giza, in Egitto, dopo un’inchiesta di Peta Asia sui maltrattamenti. L'azienda si unisce così a oltre 50 operatori. Gli attivisti però ora chiedono un intervento del Ministero del Turismo egiziano per vietare l'attività.

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Marriott, il più grande gruppo alberghiero al mondo, ha rimosso i tour e le attività che prevedono passeggiate a cavallo o a dorso di cammello nel complesso delle piramidi di Giza, in Egitto. Il colosso del settore alberghiero si unisce così ad altre 50 agenzie di viaggio che avevano detto basta.

Altri tour operator e strutture tuttavia continueranno a offrire passeggiate a dorso di cammello, per questo Peta Asia chiede che lo stop venga imposto per legge.

Passeggiate a dorso di cammello per vedere le Piramidi di Giza: Marriott dice basta

Il colosso del settore alberghiero Marriott ha deciso di eliminare del tutto l'offerta di tour e altre attività che prevedevano cammelli e cavalli costretti a trasportare i visitatori sotto il sole cocente. La decisione è arrivata dopo l'inchiesta con cui la Peta Asia ha denunciato il maltrattamento dei cammelli impiegati nel turismo.

Durante l'ultima indagine, gli attivisti hanno ripreso gli addetti mentre picchiavano cavalli e cammelli esausti, abituati a trasportare i turisti nel caldo torrido e senza ombra. "Cavalli feriti e malnutriti sono stati visti mangiare nelle discariche, e corpi di cavalli morti sono stati trovati abbandonati ogni giorno nei siti di raccolta dei rifiuti fuori dalle piramidi di Giza", hanno spiegato dalla Peta.

I cammelli considerati troppo vecchi, malati o feriti invece sono stati ripresi mentre venivano sgozzati: "Si può vedere un cammello in un video che continua a scalciare per diversi strazianti minuti dopo che le è stata tagliata la gola".

Dopo la diffusione di queste immagini, Marriott ha deciso di smettere di offrire questa attività aderendo a una coalizione di oltre 50 aziende che si sono impegnate a non promuovere né vendere attrazioni con animali alle piramidi. L'elenco include anche Airbnb, Abercrombie & Kent Travel Group, British Airways Holidays, easyJet holidays, Exodus Adventure Travels, Grand Circle Corporation, Scott Dunn e TCS World Travel.

Peta: "Dietro ogni foto con cammello c'è sofferenza"

Subito è arrivato il plauso della Peta a Marriott "per aver evitato queste vergognose attrazioni" e sollecita le autorità egiziane a "trovare un orientamento morale per vietare la piaga degli abusi sugli animali nelle piramidi", ha affermato Tracy Reiman, vicepresidente esecutiva dell'organizzazione animalista.

Ma la battaglia non è ancora terminato: questa attività è ancora legale in Egitto e altri tour operator e strutture possono continuare a offrirla. Per questo gli attivisti chiedono un intervento al ministro del Turismo Sharif Fathi. Nel 2024 il ministro Fathy, insieme al ministro dell'Agricoltura Alaa Farouk, hanno lanciato il programma nazionale per la cura e la protezione di cavalli, cammelli e animali domestici nei siti archeologici. Dopo quella iniziativa però nulla è stato fatto.

"Dietro ogni giro in cammello e ogni selfie in cammello c'è un animale che soffre – hanno dichiarato gli attivisti – Nonostante tutte le promesse nulla è cambiato per questi animali sfruttati. Chiediamo al Ministero del Turismo e delle Antichità di agire ORA: rimuovete immediatamente gli animali dalle piramidi!".

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