
Uno sciacallo dorato è morto dopo essere stato investito in Trentino, Val di Fiemme. L'episodio si è verificato nel primo pomeriggio di mercoledì 15 ottobre lungo la Strada provinciale 48, nel tratto che collega i Comuni di Tesero e Panchià.
Si tratta di una specie in espansione con diversi nuclei riproduttivi documentati nella zona.
La morte dello sciacallo dorato in Trentino: "Non è un caso isolato"
Un esemplare di sciacallo dorato appartenente al nucleo presente in Val di Fiemme è morto in seguito all’impatto contro un veicolo. È successo nel primo pomeriggio di mercoledì scorso lungo la strada provinciale 48. Successivamente la carcassa è stata recuperata dal personale del Corpo forestale del Trentino per essere analizzata.
L'avvistamento di un maschio di sciacallo dorato in Trentino non è una novità in termini di distribuzione della specie, poiché nell'area è nota dal 2012 la presenza anche con nuclei riproduttivi a partire dal 2020. Come riportato nell'ultimo Rapporto Grandi Carnivori redatto dalla Provincia Autonoma di Trento nel 2024 è stata accertata la presenza di quattro nuclei riproduttivi: nel Bleggio/Lomaso, tra Cavalese e Tesero e nei comuni di Dro e San Lorenzo Dorsino.
Come spiega il naturalista dell'Associazione Teriologica Italiana, Stefano Pecorella: "In Trentino, come nel resto d'Italia, il rinvenimento di sciacalli investiti è uno degli indici di presenza più frequenti". Proprio questa estate, infatti, il ritrovamento di un giovane esemplare di sciacallo dorato, morto in seguito a un investimento stradale nel territorio di Nago, ha permesso al Servizio Faunistico della Provincia autonoma di Trento di confermare la presenza di un nuovo nucleo riproduttivo nella zona.
L'investimento in sé non è un caso isolato: nell'agosto del 2023 un maschio adulto era stato investito lungo la strada provinciale 237, tra il ponte di Ragoli e l'abitato di Saone, e allargando lo sguardo fino all'Alto Adige un maschio della stessa specie è stato avvelenato. È successo a luglio, a Castelrotto, e come ha confermato l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie l'animale è morto a seguito di avvelenamento.
Chi è lo sciacallo dorato e dove vive
Lo sciacallo dorato euroasiatico (Canis aureus) è originario dell'Asia e dell'Europa. Si tratta di un canide imparentato con il lupo e in Italia la sua presenza è attestata a partire dagli anni 80, ma oggi è segnalato in dieci diverse regioni italiane: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, oltre al Trentino.
Ad aprire le porte a questa espansione territoriale sono i giovani individui alla ricerca di nuovi territori, cioè in fase di dispersione, quando si staccano dal branco originario per alla ricerca di partner e risorse. La dispersione però è un processo non privo di rischi: i giovani individui sono quelli più esposti al pericolo di investimento, avvelenamento e predazione da parte del lupo. Recentemente alcuni sciacalli dorati sono riusciti ad arrivare nel Lazio e in Toscana, ma le popolazioni stabili restano quelle dell'Italia settentrionale.