UN PROGETTO DI
5 Settembre 2025
11:32

Save the Dogs restituisce il premio Legambiente dopo il conferimento a Brambilla: “Si faccia chiarezza”

Save The Dogs restituisce il premio “Animali in città” dopo l’assegnazione recente da parte di Legambiente all'onorevole Michela Vittoria Brambilla. L’associazione chiede chiarezza dopo le recenti inchieste giornalistiche che coinvolgono la deputata e l’ENCI.

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L’onorevole Brambilla premiata da Legambiente. Foto via Festambiente Legambienbte Facebook

Il recente conferimento del premio "Animali in città 2025" da parte di Legambiente all'onorevole Michela Vittoria Brambilla ha aperto un nuovo fronte di polemiche nel mondo dell'associazionismo animalista. Negli ultimi mesi, Brambilla è stata infatti al centro di alcune inchieste di Report, come quella a cura della giornalista Giulia Innocenzi che attirato l'attenzione su un'azienda riconducibile alla parlamentare e che sfrutterebbe il commercio di salmoni, uno degli allevamenti più insostenibili al mondo.

A prendere posizione in modo netto è stata la Fondazione Save The Dogs, che attraverso un comunicato ha annunciato la restituzione del riconoscimento ricevuto lo scorso anno. L’on. Brambilla è stata premiata per "aver compiuto un passo avanti concreto nella tutela degli animali da maltrattamenti e altri reati, spostando il focus normativo dagli interessi umani alla protezione diretta degli animali".

Un riconoscimento che, nelle intenzioni di Legambiente, voleva valorizzare l'impegno politico in materia di diritti animali, come la legge sul maltrattamento entrata in vigore lo scorso luglio. Tuttavia, Save The Dogs ha espresso una valutazione diversa. Alla luce delle più recenti inchieste giornalistiche che hanno interessato la deputata, la Fondazione ha ritenuto "non opportuno" il conferimento del premio, sottolineando che sarebbe stato più prudente attendere "piena chiarezza" su quelle vicende prima di assegnare un riconoscimento pubblico.

A rendere ancora più delicata la vicenda c'è anche un ulteriore elemento. Tra gli enti patrocinanti del premio "Animali in città" c'è anche l'ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), anch'esso coinvolto nell'inchiesta di Report e che hanno sollevato ulteriori interrogativi sulla gestione e le dinamiche interne al mondo della cinofilia. "Brambilla e gli animali usati come strumento di facciata. Dove c'è business c'è sfruttamento", aveva spiegato a Fanpage.it la giornalista autrice dell'inchiesta Giulia Innocenzi.

"In coscienza, pur nel rispetto del lavoro di Legambiente e di tutte le realtà impegnate nella tutela degli animali, non ci sentiamo di mantenere il premio ricevuto nel 2024″, ha spiegato il Consiglio di amministrazione di Save The Dogs. Una decisione definita sofferta, ma inevitabile per coerenza con i valori fondanti dell'organizzazione. La Fondazione, che da anni si occupa di promuovere una convivenza responsabile tra persone e animali, ha comunque voluto ribadire la propria gratitudine a Legambiente per il supporto offerto in alcune azioni istituzionali.

Allo stesso tempo, ha però auspicato che in futuro il progetto "Animali in città" possa tornare a essere uno strumento condiviso, capace di dare risalto a chi si impegna davvero sul campo nella protezione degli animali. La vicenda, intanto, rilancia un tema cruciale, ovvero come garantire che premi e riconoscimenti in ambito sociale e politico non perdano credibilità, mantenendo indipendenza e trasparenza soprattutto su tematiche tanto delicate e sensibili come la tutela animale.

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