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Un proiettile ad aria compressa nel collo e il rischio di perdere la vita. Così Sansone, cane mascotte del gattile ‘Progetto con i baffi‘ a Castrezzato, nel Bresciano, era stato ritrovato domenica scorsa. La corsa in clinica a Brescia ha scongiurato il peggio e ora il cane, che fa parte anche di progetti di Interventi Assistiti con gli animali (pet therapy) sta meglio ma dovrà subire un'operazione per la rimozione della pallottola.
"Era sdraiato per terra, pieno di sangue – racconta Genni Torriani, presidente dell'associazione che si occupa della cura dei gatti di strada – Pensavamo si fosse fatto male in cortile ma poi abbiamo trovato dei proiettili. L0 abbiamo subito disinfettato e portato dal veterinario. Dalle radiografie hanno visto che c'era un proiettile conficcato tra collo e spalla. Ora sta facendo cura antibiotica e antidolorifica e poi si fisserà l'intervento per l'asportazione".
Le indagini dei Carabinieri sono in corso, anche perché non è la prima intimidazione che la struttura subisce. "20 giorni fa ho trovato il parabrezza del mio furgone rotto – continua la donna – Non ho dato peso alla cosa pensando che avessi preso un sasso. Con i Carabinieri poi ci siamo resi conto che c'era una pallottola dentro la macchina. Noi siamo un'associazione culturale, recuperiamo gatti sul territorio e li recuperiamo a livello comportamentale finché sono pronti a trovare un'adozione per sempre".
Torriani però qualche sospetto ce l'ha e ha presentato denuncia ai militari su un accadimento recente, ovvero le minacce ricevute da un uomo della zona che era infastidito dagli abbai di Sansone: "Più volte, e anche davanti ad altri testimoni, mi aveva detto che avrebbe ammazzato il cane se non avesse smesso di abbaiare".