;)
Quattro tartarughe marine Caretta caretta sono state rilasciate il 3 luglio nel mare del Regno di Nettuno, al largo di Sant’Angelo d’Ischia, nel corso di un’operazione congiunta tra lo staff dell’ente, la Stazione Zoologica Anton Dohrn e la Guardia Costiera di Ischia, al comando di Antonio Magi.
La storia delle tartarughe salvate

Guendalina, Celestina, Pollara e Federico – questi i nomi degli esemplari – erano reduci da periodi di convalescenza al Turtle Point di Portici: sono tornate libere, nel loro habitat, con l’auspicio che possano ora trovare miglior fortuna.
Guendalina era stata ritrovata alla deriva nel golfo di Napoli lo scorso 22 giugno da alcuni diportisti, che avevano notato le sue difficoltà. Al Turtle Point le è bastato eliminare le grandi quantità di materiale plastico ingerite per riprendersi, dopo qualche giorno di terapia di supporto ed alimentazione dedicata.
Celestina era stata recuperata lo stesso giorno a Ischia: trasferito a bordo di un aliscafo Alilauro sulla terraferma, aveva ingerito oggetti di plastica di varia natura, che con ogni probabilità erano la causa del suo malessere. "In un periodo come quello attuale, con una elevata presenza di natanti a mare, questi animali, in condizioni di malessere tale da indurli a restare per lungo tempo in superficie, sono estremamente esposti al rischio di essere investiti da natanti con conseguenze spesso gravissime ed anche mortali", ha spiegato Andrea Affuso, veterinario del Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn, sottolineando il contributo del laboratorio di analisi DiLab, diretto da Pasquale Santoro, che offre supporto diagnostico per gli esami ematologici degli animali, fondamentali per definire la gravità ed orientare la terapia.
La tartaruga Pollara è invece tornata libera dopo quasi cinque anni di ricovero: era stata recuperata alle Eolie e mostrava is egni di un grave impatto con imbarcazione, in particolare una lesione estesa al carapace ha coinvolto la colonna vertebrale ed ha causato un deficit nel funzionamento delle pinne posteriori. Nell’ultimo anno la sua capacità di nuotare è migliorata: di qui, viste le condizioni cliniche per il resto buone, si è deciso di rilasciarla in natura.
Infine Federico: era stato recuperato nel porto di Casalvelino, in Cilento, il 20 maggio del 2023 e presentava una profonda ferita da taglio al carapace, molto probabilmente indotta dall’elica di un’imbarcazione, una ferita che coinvolgeva il polmone sinistro ed arrivava a lambire la colonna vertebrale. "Considerando la gravità delle ferite la guarigione è stata sorprendente – ha aggiunto Affuso – Purtroppo, però la funzionalità delle pinne posteriori è stata parzialmente compromessa. Anche Federico ha avuto bisogno di lunghi tempi di recupero, con ginnastica funzionale eseguita in un’apposita vasca di riabilitazione". La sua volontà di tornare libera è stata determinante.
L'Amp: "Comportamenti più responsabili per evitare altre disavventure"

Alle operazioni ha assistito la sindaca di Serrara Fontana, Irene Iacono: "L’attenzione all’ambiente e alla salute degli ecosistemi marini – ha detto – è una priorità assoluta per la nostra amministrazione".
Antonino Miccio, direttore dell’area marina protetta Regno di Nettuno ha commentato: "Profondamente emozionati per il rilascio di questi splendidi animali. Non possiamo non ragionare insieme sulla necessità di adottare comportamenti sempre più responsabili, affinché le disavventure occorse a queste quattro tartarughe, costrette al ricovero per cause di natura antropica, fungano da efficace monito per il prossimo futuro".