UN PROGETTO DI
3 Luglio 2025
12:49

Quattro cani salvati dai combattimenti clandestini: la rinascita di Alba, Goccia, Brodo e Sugo

Quattro cani vittime di combattimenti clandestini sono stati salvati e affidati alla Fondazione Cave Canem: ora ricevono cure e iniziano un lungo e faticoso percorso di riabilitazione per riprendersi da una vita fatta di violenza e maltrattamenti.

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Uno dei cani salvati e affidati alla Fondazione Cave Canem

Strappati a una vita fatta di violenza, maltrattamenti, paura e silenzio, oggi quattro cani possono finalmente iniziare una nuova vita. Si chiamano Alba, Goccia, Brodo e Sugo, nomi nuovi scelti per segnare una frattura simbolica con il passato e l'inizio di una nuova esistenza. Questi cani sono infatti vittime di uno dei fenomeni più brutali e nascosti della violenza sugli animali: i combattimenti clandestini.

Il loro salvataggio è il frutto di un'operazione congiunta tra Forze dell'ordine, magistratura e Fondazione Cave Canem, la ONG con sede a Roma che ha assunto la custodia giudiziaria degli animali. I cani sono stati ora trasferiti in una struttura protetta, dove ricevono cure veterinarie e assistenza comportamentale. "Quando è arrivata la chiamata delle Autorità, il Consiglio di Amministrazione si è riunito in pochi minuti. Tre sì. Nessuno si è voltato dall'altra parte", racconta l'avvocata Federica Faiella, presidente della Fondazione.

Addestrati per uccidere e cresciuti nella violenza

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Sui cani i segni e le ferite di una vita di sofferenze e maltrattamenti

I cani recuperati – tre adulti e un cucciolone di meno di un anno – portano sui loro corpi i segni inequivocabili di sofferenze atroci e prolungate. Le ferite fisiche sono profonde, ma ancor più devastanti appaiono quelle psicologiche ed emotive. I loro occhi, dicono gli educatori cinofili coinvolti nell'operazione, "parlano più di mille parole". Raccontano botte, soprusi, giorni senza luce né carezze. Ma anche una resistenza ostinata alla disumanità.

Il percorso di recupero e riabilitazione sarà però lungo e complesso. A guidarlo ci sarà Mirko Zuccari, Dog Trainer Manager della Fondazione Cave Canem, affiancato da un'équipe multidisciplinare di veterinari, educatori e istruttori cinofili. "Questi cani sono vivi, ma profondamente segnati", spiega. "Hanno visto nella violenza l'unico modo per sopravvivere. Hanno bisogno di ritrovare fiducia, negli altri ma prima ancora in sé stessi".

Una nuova vita per Alba, Goccia, Brodo e Sugo

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Alba, Goccia, Brodo e Sugo seguiranno un percorso ddi recupero e riabilitazione lungo e faticoso

Accanto al supporto veterinario e comportamentale, la Fondazione ha attivato anche un'unità legale per seguire da vicino le indagini e garantire che venga fatta giustizia. Massimo riserbo sui dettagli investigativi, per non compromettere l'operato della magistratura. Intanto, per sostenere le spese mediche, il lavoro degli educatori e l'assistenza legale, è stata anche lanciata una raccolta fondi straordinaria sul sito della Fondazione.

"Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti", ribadisce Faiella. "Solo insieme possiamo riscrivere il destino di questi cani e combattere un fenomeno che continua a esistere nell'ombra". Alba, Goccia, Brodo e Sugo ora avranno una seconda possibilità e potranno finalmente avere una famiglia e una vita che non hanno mai avuto. Tanti altri, purtroppo, soffronom vengono maltrattati e muoiono nell'ombra di un fenomeno brutale che sembra arrivare da un passato lontano, ma che invece è ancora realtà.

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