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Gennarino impazza in tv: al fianco di Stefano De Martino a "Affari tuoi" è diventato la star canina del piccolo schermo in Italia. "Quanto è carino Gennarino", "Come è bravo", "Quanto è simpatico": sono solo alcuni dei commenti che si trovano sui social e che mostrano l'entusiasmo degli italiani per quel Jack Russell Terrier che sta spopolando praticamente su tutti i media.
Non c'è nulla di male, sia chiaro da subito, nel fatto che un cane provochi reazioni positive e che faccia appassionare i telespettatori: è sempre stato così dalla notte dei tempi. Basta pensare, del resto, al cucciolo di Golden Retriever che era il protagonista nel 1989 di uno spot per una marca di carta igienica o alle ‘icone' del cinema come Lassie o Rin Tin Tin o, ancora, anche al mondo dei cartoni animati e ai Dalmata de "La carica dei 101".
Questi esempi, però non sono fatti a caso perché spesso la sovraesposizione di determinati individui, addestrati per compiti specifici, ha causato un aumento degli acquisti di cani di determinate razze che hanno caratteristiche precipue che in tanti non conoscono e che comportano poi problemi di convivenza molto seri e mettono a rischio il benessere del cane e anche dell'intera sistemica familiare.
A questo scopo, dunque, vogliamo fare un breve excursus per spiegare chi è il Jack Russell Terrier e di cosa ha bisogno, ovvero quali sono le motivazioni dei cani di questa razza per ovviare a ciò che in altri casi purtroppo è accaduto: acquisti inconsapevoli che hanno portato poi all'abbandono degli animali a fronte di una spinta al voler convivere con un quattro zampe solo perché di moda o per una errata percezione che porta a credere che tutti i cani sono uguali.
Per esempio, possiamo partire con il provare ad aggiungere qualche altro aggettivo da associare a Gennarino oltre a "carino" e "simpatico" e che riguarda tutti gli individui che fanno parte della sua razza: ostinato e esplosivo. Ebbene sì: i Jack Russell Terrier sono dei piccoli cani solo dal punto di vista morfologico perché hanno una personalità enorme che li spinge ad essere spiriti indipendenti e decisi, pronti a tutto per esaudire il loro desiderio di realizzarsi nel segno di ottenere ciò che vogliono.
Su Kodami abbiamo dedicato una puntata della nostra serie "Che razza di storia" proprio ai Jack e, come ha sottolineato l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio, la definizione migliore per questo cane può essere immaginarlo come: "un ‘mini Napoleone' versione canina: di stazza piccola, ma con un grande temperamento".
Il Jack Russell Terrier è un vero e proprio concentrato di energia, intelligenza e coraggio. Siamo stati noi umani, del resto, a volerlo così e non certo per tenerlo sul divano di casa. La selezione della razza affonda radici nell"Ottocento per avere un cane il cui compito era uno solo: la caccia alla volpe. È stato il reverendo John Russell, da cui ha preso il nome, a dargli aspetto e personalità da vendere: c'era bisogno per i nobili inglesi che amavano l'attività venatoria di cani compatti e agili ma soprattutto tenaci: dovevano infilarsi nelle tane e non uscire fin quando non avessero stretto tra le mascelle la loro preda e il Jack è diventato il simbolo dell'ostinazione in questo senso, tanto che doveva essere preso per la coda per essere tirato fuori altrimenti non avrebbe mai mollato il suo compito.
Cosa è rimasto di quegli antenati nel ‘jackino' che oggi vive nelle nostre città? Tantissimo, nonostante appunto l'aspetto estetico abbia convinto tante persone – e la presenza di Gennarino in tv può di nuovo estremizzare questa ‘passione' – a farne un animale da compagnia. Il Jack Russell ha tra le sue motivazioni principali la predatoria e lì dove non va più a caccia, la esprime interpretando ogni movimento come una sfida e vuole ottenere vittoria, soprattutto. Da buon Terrier, infatti, ha una spiccata motivazione competitiva: non si limita a partecipare, vuole vincere. Ancora, altra motivazione ben presente è quella possessiva: che sia una pallina o un gioco solo un rapporto di reciproca stima e fiducia con l'umano sarà utile a fargli capire che le sue risorse non sono sempre da proteggere.
L'anima di un Jack è complessa e conoscere il carattere poi di ogni singolo individuo è un altro aspetto importantissimo, giusto per sottolineare che, DNA a parte, ogni cane poi è il frutto delle esperienze, del contesto e delle relazioni che instaura. Ciò che è certo è che non stiamo parlando di un "tenero cagnolino" ma vivere con un cane di questa tipologia richiede una figura di riferimento che sia rispettosa e capace di non mettersi in competizione ma, allo stesso tempo, di non lasciar fare tutto a Fido. L'amore non basta mai, per nessuna razza o tipologia di cane e questo approccio alla condivisione della vita con un quattro zampe è fondamentale sempre, ancora di più con cani come il Jack che vengono percepiti in maniera decisamente errata rispetto a ciò che sono.
Vivere con un Jack Russell significa essere sempre "sul pezzo": basta poco a questi cani per sentirsi annoiati e se provano disagio non si chiudono dentro se stessi ma anzi esprimono la loro ribellione a ciò che è ingiusto con molta determinazione con comportamenti che noi umani difficilmente sappiamo gestire o che possono provocarci ‘fastidi': distruttività in casa, aggressività dovuta a frustrazione, aumento della possessività e iperattività tra le varie ipotesi plausibili.
Chi sceglie di condividere la propria vita con un Jack Russell deve essere pronto a offrirgli occasioni di svago che diano nutrimento alla sua anima e a una mente scattante: giochi di ricerca, attività olfattive, percorsi di mobility o agility e lunghe passeggiate in natura. Poi c'è anche il momento di coccole e relax, non temete e non pensate che questi cani non li ricerchino ma le loro motivazioni vanno appagate.
Gennarino, dunque, può essere un buon ambasciatore se non porta pena ai suoi simili e a nessun umano che incautamente si faccia trascinare dallo show business: prima di decidere di adottare un cane, in fondo, c'è solo una cosa da fare. Informarsi e chiedersi quanto siamo disposti a cambiare la nostra vita. Perché ogni Fido riesce a modificare la nostra prospettiva ma un Jack è davvero capace di stravolgerla.