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La sverminazione è fondamentale per salvaguardare la salute dei gattini fin dalle prime settimane di vita. I vermi intestinali, infatti, possono causare gravi disturbi, soprattutto negli individui più giovani. La maggior parte di questi parassiti sono invisibili a occhio nudo e rimangono nascosti all'interno del corpo causando una serie di problemi, anche sistemici.
Come funziona la sverminazione e a cosa serve
La sverminazione non è una procedura che va presa alla leggera: bisogna essere seguiti dal veterinario ed eseguire test specifici sulle feci per essere certi di usare il farmaco più adatto al tipo di parassita che sta conducendo l'infestazione.
Esistono diversi sverminanti in commercio: in forma di compresse, paste orali e pipette spot-on con azioni variabili contro diversi tipi di vermi. Alcuni farmaci funzionano solo per certi parassiti, altri hanno una portata più ampia, ma il via libera deve sempre arrivare dal professionista. Bisogna sempre prestare attenzione alla scelta del trattamento ed evitare il fai da te, poiché la scelta del farmaco dipende dal tipo di parassita da combattere e dalle condizioni di salute dell'animale.
Il gatto potrebbe essere infestato anche senza segni visibili. Pertanto, per diagnosticare eventuali problemi abbastanza presto, è necessario eseguire controlli periodici, di solito tramite test delle feci.
Quando sverminare i gatti: a che età iniziare
La sverminazione deve iniziare in una fase molto precoce, già nei primi giorni di vita del gattino. I gattini nascono con l'infezione perché l'hanno contratta dalla madre sono i più esposti. Pertanto, è sempre meglio sverminare la gatta incinta e far testare le feci dei gattini il più rapidamente possibile. Oltre ai vermi trasmessi dalla madre, il gatto può infettarsi anche in molti altri modi.
Se il gatto frequenta anche l'esterno della casa mangia abitualmente prede come lucertole, ragni, mosche o lumache, e alcuni di questi animali hanno parassiti. Inappetenza, cambiamenti nel colore delle feci e macchie di sangue sono segnali di una possibile massiccia infestazione.
Cosa succede se il gatto non viene sverminato da cucciolo
Ignorare la sverminazione nei primi mesi di vita del gatto significa esporlo a una serie di rischi, anche mortali. Alcuni dei più comuni parassiti intestinali sono i nematodi, specialmente quelli appartenenti al genere Toxocara, noti anche come "vermi spaghetti"a causa del corpo particolarmente sottile e allungato. Anche i tricocefali sono tra i parassiti più diffusi: si prendono attraverso il contatto con feci infette e una volta nell'organismo si nutrono di una grande quantità di sangue, tale da causare anemia negli individui più giovani o fragili. Nella maggior parte dei casi non sono visibili, ma al manifestarsi dei sintomi, come diarrea e gengive pallide, un semplice test delle feci può rivelare la loro presenza.
La tenia è un altro parassita intestinale molto comune, si tratta di un verme piatto visibile sia nelle feci dell'animale infestato che nella zona intorno all'ano. Anche i protozoi — inclusi Giardia, Coccidia e Toxoplasma — non sono da sottovalutare. Questi potrebbero non essere visibili a occhio nudo e richiedere test speciali.
Si può sverminare un gatto adulto? In quali casi è opportuno
Il gatto può essere colpito dai vermi a qualsiasi età, soprattutto se esce, caccia o condivide il suo ambiente con altri animali. I vermi possono rivelarsi nelle feci o intorno all'ano, ma in molti casi, i segni di un'infestazione sono molto più sottili. In caso di semplice sospetto è bene procedere all'identificazione del parassita tramite test delle feci.
Si tratta di un passaggio molto importante perché aiuta il veterinario a determinare quale trattamento potrebbe funzionare meglio, ma anche a evitare di somministrare farmaci inutili e garantire che il gatto riceva cure mirate direttamente alla sua condizione. In ogni caso, è conveniente controllare anche i gatti adulti almeno una o due volte l'anno, per prevenzione.