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All'interno dell'Olympic National Park, nello stato di Washington (USA), un puma ha attaccato un bambino di appena quattro anni lungo un sentiero molto frequentato da escursionisti e famiglie nella zona montuosa conosciuta come Hurricane Ridge. A salvarlo è stato il padre, che ha letteralmente strappato il figlio dalle fauci del predatore, mettendo fine a un'aggressione che avrebbe potuto avere un epilogo tragico.
L'attacco è avvenuto il 20 luglio intorno alle 15:00 e, secondo quanto riferito dal National Park Service, l'animale – un individuo dotato di radiocollare GPS – ha aggredito il piccolo senza preavviso, mordendolo prima che il padre potesse intervenire. La prontezza dell'uomo, tuttavia, si è rivelata decisiva per fermare l'attacco e allontanare il puma. Secondo i testimoni, è stato proprio lui ad afferrare il figlio e a sottrarlo al predatore, che successivamente è stato localizzato e abbattuto.
L'intervento dei soccorsi: il bambino è fuori pericolo

Sul posto sono intervenuti rapidamente i vigili del fuoco della contea di Clallam e i ranger del parco, che hanno provveduto al trasporto urgente del bambino con l'elicottero verso un centro traumatologico a Seattle. Le sue condizioni sono state definite "soddisfacenti" e il minore è già stato dimesso, secondo quanto riportato dall'ospedale Harborview Medical Center sui media locali. Il giorno successivo, i ranger hanno localizzato l'animale grazie al collare GPS e, seguendo i protocolli previsti in caso di aggressione verso un essere umano, lo hanno abbattuto.
Le autorità del parco hanno chiarito che non sussistono pericoli per gli altri visitatori, ma hanno temporaneamente chiuso alcuni tratti del sentiero per accertamenti. Gli attacchi dei puma nei confronti degli esseri umani sono estremamente rari. Secondo la Mountain Lion Foundation, negli Stati Uniti si registra in media meno di un attacco all’anno dal 1868. Nello stato di Washington, invece, solo due persone sono morte in seguito a incontri con puma nell'ultimo secolo, mentre circa una ventina hanno riportato ferite.
Tuttavia, come spiegano gli esperti, il numero di avvistamenti è in lieve aumento, soprattutto all'interno di parchi e aree naturali dove i grandi predatori stanno lentamente riconquistando gli spazi perduti dopo decenni di caccia indiscriminata. Come accade anche qui in Europa, molti grandi carnivori sono in aumento, grazie a politiche conservazione che, se da un lato favoriscono la biodiversità, dall'altro impongono nuove sfide nella gestione della coesistenza tra fauna e attività umana.
Perché un puma può attaccare?

I puma (Puma concolor), conosciuti anche come coguari o leoni di montagna, sono come altri grandi predatori animali schivi e solitari. Di solito, evitano gli esseri umani e cacciano principalmente di cervi, lepri, roditori e altri mammiferi. Gli attacchi verso le persone, specie verso i bambini, possono però verificarsi in circostanze del tutto eccezionali e, quando accade, ricevono grande attenzione mediatica, nonostante siano estremamente rari.
I motivi che possono spinge un puma ad attaccare un essere umano sono tanti e dipendono naturalmente anche dal contesto e dall'individuo. La fame o la scarsità di prede, per esempio, possono spingere l'animale a rischiare un attacco insolito, così come i giovani individui, magari da poco separati dalla madre, possono a volte essere più audaci e poco esperti per catturare prede più difficili. Anche animali messi alle strette o madri accompagnate da cuccioli, possono reagire attaccando.
Anche malattie o ferite gravi possono causare attacchi anomali, così come la perdita di timore verso la nostra specie, spesso legata alla frequentazione eccessiva di aree turistiche dove gli animali si abituano alla presenza umana, specialmente se vi è l’abitudine a lasciare cibo o avanzi sui sentieri. In ogni caso, ricordano gli esperti, la presenza dei puma è un indicatore importante della salute degli ecosistemi montani e forestali del Nord America. Imparare a rispettare i loro spazi e ad adottare comportamenti corretti durante le escursioni resta il modo migliore per evitare situazioni pericolose.