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La toelettatura non è una situazione in cui un cane può ritrovarsi in natura, chiaramente. O meglio, un cane si lava e si pulisce ma lo fa in altre condizioni, anche con attività di grooming reciproco con conspecifici del proprio branco, mantenendosi pulito e così curando la propria igiene personale.
Bisognerebbe partire da questa considerazione per capire perché, mediamente, i cani odiano essere portati a fare "il bagnetto" e comprendere davvero quando e se è necessario davvero costringerli a quella che è un'attività che non corrisponde alle loro necessità etologiche.
Andare in un luogo non familiare, dove rimangono odori di conspecifici che a loro volta hanno vissuto una condizione stressante e hanno rilasciato informazioni di certo non tranquillizanti per il nostro compagno a quattro zampe, è di per sé già uno stress, un po' come andare dal veterinario del resto.
In più, nelle toelettature – anche quelle che sono attente al benessere psicofisico del cane e ce ne sono, sia chiaro – il "migliore amico dell'uomo" deve sottoporsi a manipolazioni comunque invasive da parte di sconosciuti. Che sia il taglio delle unghie o il bagno completo, per non parlare di tosature e "acconciature" all'ultima moda, ciò che viene proposto a Fido non ha nulla di divertente o accattivante per lui.
Certo, ci sono cani che non mostrano evidenti segni di disagio ma ciò è vero solo agli occhi di chi non sa tradurre la comunicazione canina. Ciò che bisogna sapere è che la tolleranza dei nostri amici a quattro zampe è enorme tanto quanto, spesso, lo è la nostra incapacità nell'interpretare le loro emozioni.
Ci sono situazioni, però, in cui recarsi in una toilettatura è davvero necessario, come nei casi di infestazione da parassiti (tipicamente pulci) o per animali che hanno bisogno di trattamenti specifici ad esempio per dermatiti. Ciò che è importante è rivolgersi a dei professionisti, e ce ne sono, specializzati proprio nell'aver studiato l'etologia canina e aver strutturato i loro "saloni" in modo tale che il cane viva l'esperienza nel modo meno stressante possibile.
Non è raro, infatti, assistere a "bagnetti" o altre forme di interazione forzata con gli animali in cui questi ultimi manifestano chiaramente il loro disagio con tremori, scialorrea, iper cineticità o freezing.
Come mai i cani odiano la toelettatura
I cani, come del resto gli esseri umani, hanno quella che si chiama "bolla prossemica". Come abbiamo scritto già su Kodami, si tratta di una serie di cerchi concentrici in cui possiamo immaginare che vi sia al centro il cane e la distanza che ogni soggetto mantiene tra la sfera intima e quella pubblica. Nel mezzo ci sono altre sfumature ma tutte riguardano il contatto con l'altro, essere umano o cane che sia. Insomma, immaginiamo noi stessi e quanto desideriamo o meno che uno sconosciuto ci tocchi, senza però pensare al fatto che andare dal parrucchiere o dal barbiere è chiaramente una scelta che noi umani possiamo fare. Se fossimo invece obbligati, come ci sentiremmo ad essere manipolati quando non vogliamo che accada?
Il paragone ci è utile per introdurre un concetto fondamentale, ovvero l'importanza delle emozioni dei cani che portano a determinati stati emotivi e come vengono elaborate a seconda del contesto e del motivo per cui si provano. I cani non amano essere manipolati da sconosciuti, non stanno bene sottoposti a strumenti costrittivi e soffrono anche l'allontanamento dalla persona di riferimento. La toilettatura è gioco forza un'invasione fisica ed emotiva dello stato di benessere del cane, soprattutto poi se è anche associata a rumori molesti (l'uso del fon ad esempio) o al contatto con l'acqua per soggetti che non ne provano alcun piacere. Altro elemento è il dover stare fermi per il tempo necessario al trattamento o l'attesa che il pet mate ritorni per andare a casa.
I motivi per cui un cane vive negativamente questa esperienza sono dunque diversi e dipendono da soggetto a soggetto e ci potrà essere anche il cane che non manifesterà più alcun disagio ma bisogna saper comprendere se è perché davvero si trova bene o è arrivato a rassegnarsi alla situazione.
La toelettatura è una fonte di stress per i cani: dal tremore agli altri segnali
Ci sono cani che vengono portati da "fare il bagnetto" anche ogni settimana. Si tratta di un'abitudine errata e disfunzionale e che spesso viene pure praticata da persone non esperte. Bisogna fare una scelta accurata quando si decide a chi rivolgersi e per capire come e se il cane si è sentito a suo agio, perché ci sono persone esperte che lavorano al meglio in questo senso lì dove è invece necessario farlo, basta stare attenti a dei segnali molto chiari che i cani danno.
- Tremore: è molto evidente, avviene sia prima che dopo il trattamento. Se continuativo mostra ancora più chiaramente quanto stress ha accumulato un cane durante la toilettatura.
- Affanno e ansimi: la dispnea è un altro segnale evidente dello stress che un cane prova quando viene sottoposto a un qualsiasi evento che non lo fa sentire a suo agio.
- Freezing: ci sono cani che si paralizzano di fronte a quella che viene vissuta come una vera e propria esperienza paurosa.
- Sbadigli e leccamenti sul muso: sono stati codificati come "segnali calmanti" dall'educatrice cinofila norvegese Turid Rugaas e si tratta di segnali che il cane manda in situazioni stressanti per pacificare se stesso o l'interlocutore.
- Posture rigide, orecchie basse e coda tra le zampe: la comunicazione canina passa soprattutto attraverso il linguaggio del corpo e un cane che rimane rigido, porta le orecchie basse e la coda tra le zampe sta esprimendo un chiaro timore per quel che accade a se stesso o intorno a lui.
- Vocalizzazioni: che siano guaiti o forti abbai dipende dalla personalità del cane. Ma il messaggio è chiaro: "portatemi via di qui".
Quando è davvero necessaria la toilettatura, come renderla meno stressante
Ci sono dei casi in cui è assolutamente necessario, però, portare il cane da un professionista per una toilettatura. Alcuni cani infatti hanno bisogno di una maggiore cura del mantello ma non solo da un punto di vista estetico ma proprio per evitare l'insorgenza di problemi o malattie. Come ha spiegato infatti l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio su Kodami accade "per esempio ai cani brachicefali che potrebbero aver bisogno di frequente pulizia per lo scolo nasale e per le pieghe cutanee del muso e tra le dita" o per soggetti affetti da dermatiti importanti o, ancora, nel caso di infestazione da parassiti.
Anche nel campo della toilettatura negli ultimi anni c'è sempre più specializzazione e meno dilettantismo. Questo significa che ci sono professionisti in gamba che badano principalmente al benessere del cane e a fare tutto ciò che è possibile per non fargli vivere quel momento come fonte di stress.
Questo tipo di toilettatori sono sempre più presenti in Italia e operano secondo linee guida condivise in cui appunto il cane è al centro del trattamento, considerandolo un soggetto dotato di cognizione e emozioni e che come tale deve essere considerato.
Su Kodami è sempre Luca Spennacchio ad avere identificato quali sono i fattori che possono rendere meno stressante l'esperienza per Fido e sui quali vi invitiamo a concentrarvi quando deciderete di portare il vostro cane a fare la toilettatura e quando dovrete appunto scegliere e valutare il lavoro del toilettatore a cui vi siete affidati.
Abituazione: abituare il cane alle procedure di toelettatura attraverso brevi sessioni regolari, aumentando gradualmente la durata e la complessità delle sessioni. Di fatto qui si intende non solo il far familiarizzare il cane con oggetti particolari, come spazzole, tagliaunghie, fon e teli spugna, ma anche con gentili manipolazioni su tutto il corpo. Un buon toelettatore sarà preparato e disponibile al fornire una serie di esperienze graduali e positive al nostro giovane cane, anche perché il fare conoscenza n questo modo faciliterà il lavoro futuro, oltre che l’affiliazione di un cliente.
Gratificazione: utilizzare il rinforzo positivo come leccornie, lodi e carezze per associare esperienze positive alla toelettatura rientra nelle buone pratiche preparatorie, come detto poco sopra. Qui entra in gioco naturalmente l’esperienza e la sensibilità di un buon toelettatore in grado di lenire l'eventuale stress dell’esperienza e attento nel cogliere i più lievi segnali di difficoltà del nostro cane.
Selezione di toelettatori esperti: va da sé che quindi scegliere toelettatori esperti e pazienti che utilizzano tecniche gentili e attrezzature adatte può fare una grande differenza nell'esperienza di toelettatura del cane.
Ambiente familiare: se possibile, effettuare la toelettatura in un ambiente familiare per il cane, come la propria casa, per ridurre l'ansia associata a luoghi sconosciuti. Teniamo presente che alcune tipologie di cani hanno però la necessità di cure particolari che certamente possono essere apprese da chi accudisce il cane quotidianamente, ma che alle volte richiedono necessariamente una mano particolarmente esperta.
Comunicazione e osservazione: mantenere una comunicazione aperta con il toelettatore per esprimere eventuali preoccupazioni e osservare il comportamento del cane prima, durante e dopo la toelettatura può aiutare a identificare e ad affrontare eventuali problemi. Non dimentichiamoci della possibilità, in canso di problemi o dubbi, di rivolgersi ad un esperto in comportamento o ad un veterinario. Un comportamento anomalo potrebbe infatti avere moltissime cause e non è affatto detto che un toelettatore abbia la preparazione per aiutarci.