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7 Luglio 2025
16:49

Perché i maiali hanno la coda arricciata?

L'origine certa della coda arricciata dei maiali è ancora avvolta nel mistero. Non tutte le razze ce l'hanno, così come il cinghiale, l'antenato diretto dei suini domestici. È quindi comparsa con la domesticazione e la selezione artificiale e sul come e perché ciò sia avvenuto ci sono diverse teorie interessanti.

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Non c’è una spiegazione univoca sull’origine dell’iconica coda arricciata dei maiali, ma ci sono comunque diverse teorie interessanti

Una delle caratteristiche più iconiche e riconoscibili dei maiali è la loro inconfondibile coda arricciata, o volendo anche "a cavatappi". Ma perché i maiali hanno la coda proprio così? Ha uno scopo adattativo? E soprattutto, ce l'hanno sempre avuta? In realtà, la risposta non è affatto semplice e non c'è ancora una spiegazione in un certo senso definitiva sull'origine e l'evoluzine della coda a ricciolo dei suini domestici. Tuttavia, ci sono diverse teorie molto interessanti, che ci raccontano una storia molto antica sul rapporto tra esseri umani e animali, sulla domesticazione e soprattutto sugli effetti – intenzionali o meno – della selezione artificiale.

Guardando infatti ai parenti selvatici del maiale, ovvero il cinghiale, ci si accorge subito di una cosa: la coda, negli antenati diretti dei suini domestici, non è affatto arricciata. Al contrario, è dritta o leggermente incurvata verso il basso. Per di più, non tutte le razze di maiali hanno una vera e propria coda a spirale, ma in alcune è dritta, sottile e meno flessibile. Tutto questo suggerisce chiaramente che il tratto non sia una caratteristica ancestrale della specie, bensì "un'aggiunta" comparsa solo in alcune linee di suini domestici. In altre parole, è un frutto della domesticazione. Ma non è ancora chiaro come e perché si sia evoluta proprio con questa forma.

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I cinghiali e molte razze suine domestiche non possiedono una coda arricciata, che è un tratto comparso evidentemente con la selezione artificiale e la domesticazione

Biologi e studiosi che si sono interessati alla questione hanno però avanzato diverse ipotesi. Nessuna è definitiva o univoca, ma tutte ci aiutano a capire qualcosa di più sul modo in cui gli animali cambiano – anche fisicamente – sotto l'influenza degli esseri umani. La prima di queste ipotesi è forse la più semplice: la coda arricciata potrebbe essere un effetto collaterale della selezione per altri tratti. Quando abbiamo iniziato a selezionare per caratteristiche come la crescita rapida, la docilità o il mantello, questi tratti potrebbero aver portato con sé, involontariamente, anche geni legati alla forma della coda.

Un effetto "secondario", insomma, non troppo diverso da quelli che si osservano in altre specie domestiche, come le orecchie pendenti nei cani o il mantello maculato in alcuni bovini. Un'altra teoria è più funzionale e, soprattutto, intenzionale. Secondo alcuni studiosi, la coda arricciata potrebbe essere stata selezionata perché riduceva la probabilità che venisse morsa dagli altri maiali, un comportamento purtroppo molto diffuso e conosciuto come tail biting. Emerge soprattutto in condizioni di allevamento intensivo, dove, lo stress, la noia e il sovraffollamento possono spingere i suini a comportamenti anomali, come appunto il mordersi la coda o addirittura arrivare a veri e propri atti di cannibalismo.

Questo comportamento è un segnale di malessere e disagio molto profondo e può causare infezioni, dolore e persino la morte. Una coda arrotolata su sé stessa sarebbe meno visibile, meno esposta e quindi meno attraente per gli altri maiali. Alcuni allevatori, notando questo effetto, potrebbero aver selezionato individui con la coda più "sicura", contribuendo alla selezione e alla diffusione del tratto. C'è poi anche l'ipotesi – meno probabile, ma altrettanto plausibile – che la coda arricciata sia stata selezionata per motivi puramente estetici. In un animale così fortemente legato alla produzione alimentare, può sembrare strano, ma non del tutto.

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Non sappiamo quale tra queste o altre ipotesi sia la più probabile, ma è altrettanto possibile che lo siano in concomitanza più di una

In passato, i contadini e gli allevatori tendevano a favorire quei maiali che apparivano più "vivi", tonici, puliti o semplicemente più "belli" secondo il gusto del tempo. Una coda ben arrotolata poteva sembrare un segnale di buon nutrimento, di salute generale o di appartenenza a una razza "pura" e ben tenuta. Non è raro, del resto, che l'aspetto fisico dei domestici sia stato modellato anche dal nostro gusto personale. Lo vediamo in moltissime razze canine, a volte anche a discapito della salute, basta guardare alle razze brachicefale come il Bouledogue Francese, ma anche a quelle feline più recenti, sempre più simili ai cani "dal muso schiacciato".

Non sappiamo quale tra queste o altre ipotesi sia la più probabile, ma è altrettanto possibile che lo siano in concomitanza più di una. Di certo, sappiamo che la coda arricciata dei maiali è il risultato di un lungo processo di interazione tra umani e animali, tra selezione intenzionale e effetti collaterali inattesi. La sua forma inconfondibile – che è tra l'altro quasi unica sia tra i domestici che tra le specie selvatiche – ci racconta di come, nel selezionare e plasmare gli animali secondo i nostri bisogni o gusti, finiamo anche per trasformarne l'aspetto, la biologia, il comportamento e – in qualche modo – anche la loro storia.

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