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16 Luglio 2025
17:30

Perché i conigli non sono roditori? Le differenze con i lagomorfi

I conigli non sono roditori, ma lagomorfi, un ordine distinto che include anche le lepri e i pica. Si distinguono per anatomia, denti, comportamento e una storia evolutiva unica.

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Conigli, lepri, silvilaghi e pica non sono roditori e appartengono all’ordine dei lagomorfi

È un errore ancora piuttosto comune vedere un coniglio e pensare di avere di fronte un roditore. In effetti, conigli e lepri condividono molte caratteristiche con topi, ratti e altri roditori. Incisivi sporgenti e a crescita continua, una dieta prevalentemente erbivora e un tasso riproduttivo velocissimo sono solo alcune di queste. Eppure, i conigli non sono comunque roditori. Non lo sono mai stati, nemmeno da un punto di vista evolutivo, e la loro parentela con ratti, criceti e scoiattoli è meno stretta di quanto possa sembrare.

I conigli, infatti, fanno parte di un altro ordine, quello dei lagomorfi, che oggi include circa 110 specie suddivise in due famiglie: conigli e lepri da una parte e pica dall'altra. Un gruppo ristretto, ma con caratteristiche anatomiche, fisiologiche e comportamentali ben distinte da quelle dei roditori. La somiglianza tra questi due gruppi è frutto di un'evoluzione convergente: vivono in ambienti simili, affrontano problemi simili, e in qualche caso hanno trovato soluzioni evolutive simili. Ma non sono la stessa cosa.

Per capire davvero perché conigli e topi appartengono a ordini diversi, dobbiamo però guardare da vicino le caratteristiche dei lagomorfi.

Quali sono le caratteristiche dei lagomorfi e perché sono diversi dai roditori

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Roditori e lagomorfi hanno entrambi denti a crescita continua, ma conigli e simili hanno due paia di incisivi

L'elemento principale che distingue i lagomorfi dai roditori (usato in passato per classificare tutti i gruppi di mammiferi) è la struttura dei denti. I roditori hanno un solo paio di incisivi superiori, mentre i lagomorfi ne hanno due. Dietro i due grandi incisivi anteriori, infatti, si nasconde una seconda coppia, più piccola, chiamata incisivi posteriori. Sono poco visibili, ma importanti e aiutano a gestire il flusso del cibo durante la masticazione e confermano che ci troviamo di fronte a un lagomorfo e non a un roditore.

Anche la forma del cranio e la disposizione delle ossa mascellari sono differenti, così come il modo in cui i denti crescono e si consumano. Entrambi i gruppi hanno denti a crescita continua, ma nei lagomorfi il consumo è più uniforme grazie al tipo di dieta, prevalentemente erbivora e molto ricca di cellulosa. Inoltre, i conigli e gli altri lagomorfi possiedono una sacca intestinale – chiamata "cieco" – in cui avviene una fermentazione batterica intensa che permette di assimilare meglio le fibre vegetali.

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Le lepri sono le parenti più "atletiche" e scattanti dei conigli

Ed è proprio per sfruttare al massimo questo meccanismo che i lagomorfi praticano la coprofagia, ovvero mangiare le proprie feci per recuperare tutti i nutrienti. I conigli producono infatti due tipi diversi di feci  e quelle più morbide (chiamate ciecotrofi) vengono ingerite nuovamente per completare la digestione. Un comportamento che può sembrare assurdo e un po' rivoltante, ma che è essenziale per la sopravvivenza di questi animali.

Anche sul piano riproduttivo ci sono differenze. Sebbene entrambi i gruppi siano noti per la prolificità, i lagomorfi – in particolare le lepri – hanno strategie riproduttive che li rendono ancora più rapidi: possono restare incinte di una nuova cucciolata mentre stanno ancora allattando quella precedente. Infine, i lagomorfi sono generalmente più adattati alla vita in ambienti aperti e alla fuga rapida. Proprio per questo, hanno zampe posteriori molto sviluppate, ideali per correre e saltare.

Non solo conigli: quali altre specie appartengono all’ordine dei lagomorfi

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Le minilepri o silvilaghi sono originarie delle Americhe, ma sono state introdotte anche qui in Italia

Il lagomorfo modello "base" è, naturalmente, il coniglio. Tuttavia, nonostante non l'ordine non sia così numeroso e diversificato come i roditori (che costituiscono quasi il 50% di tutte le specie viventi di mammiferi) ci sono anche altre specie e sottogruppi, come le lepri, le minilepri o silvilaghi e i pica. Le lepri sono in qualche modo le parenti più "atletiche" dei conigli: più grandi, con orecchie più lunghe e zampe posteriori ancora più potenti.

A differenza dei conigli, che scavano tane sotterranee (i famosi cunicoli), le lepri partoriscono in semplici depressioni nel terreno e i piccoli nascono già ricoperti di pelo e con gli occhi aperti. I silvilaghi o minilepri, invece, sono piccoli conigli diffusi in Sud America, diventati però "famosi" perché introdotti e diventati invasivi anche qui in Europa, Italia inclusa. Il silvilago orientale (Sylvilagus floridanus), introdotto per scopi venatori, è ormai ampiamente diffuso in numerose regioni del Nord.

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I pica sono i lagomorfi che più di tutti si allontanano dalla forma "base" di coniglio

Poi ci sono i pica (genere Ochotona), piccoli lagomorfi diffusi soprattutto nelle regioni montuose dell'Asia e del Nord America e quelli che più si allontanano dalla forma di coniglio. Nonostante il loro aspetto ricordi vagamente quello di un grosso criceto, sono anche loro a tutti gli effetti lagomorfi. A differenza di lepri e conigli, però, non saltano né corrono a gran velocità. Si muovono tra le rocce e accumulano scorte di erbe secche durante l'estate per affrontare l'inverno.

In natura, anche animali o gruppi che sembrano molto simili tra loro spesso rivelano storie evolutive molto complesse e nettamente separate. Conigli e roditori si somigliano, certo, ma dietro quei denti sempre in crescita si nascondono due ordini diversi, ognuno con le proprie "regole", la propria storia, le sue strategie e la sua straordinaria capacità di adattamento. I lagomorfi, proprio come i conigli che conosciamo e apprezziamo anche come animali da compagnia, sono un gruppo ancora tutto da riscoprire.

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