UN PROGETTO DI
12 Maggio 2025
16:17

Perché i cani scelgono alberi o lampioni per marcare con l’urina?

I cani, soprattutto i maschi, tendono a marcare il territorio lasciando la propria urina quasi sempre su superfici alte e verticali, come alberi, lampioni e ruote di auto. Lo fanno per uno scopo molto preciso: aumentare la "visibilità" del proprio messaggio. Quelli che per noi sono solo oggetti inanimati su cui il cane fa la pipì, per lui è una vera e propria bacheca olfattiva dove leggere e lasciare messaggi.

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I cani marcano con la pipì superfici verticali come alberi, pali e lampioni, perché per loro quello è un punto d’informazione, una bacheca olfattiva dove leggere e lasciare messaggi

Il mondo, per un cane, è fatto soprattutto di odori. Quelli degli altri animali, degli oggetti, delle persone, della vegetazione e dei propri simili. I cani, tra di loro, comunicano soprattutto così, lasciando in giro odori che non sono altro che veri e propri messaggi che hanno come destinatari altri individui della stessa specie. Quello che per noi è solo un albero, un lampione o una ruota di un'auto, per loro è perciò un punto d'informazione, una bacheca olfattiva dove leggere e lasciare messaggi.

Quando il nostro amico a quattro zampe alza la zampa e fa la pipì su questi oggetti, sta dicendo cose come: "io sono stato qui", "questo è il mio territorio", "sono in buona salute" e tante altre cose sul proprio conto e sulle proprie intenzioni. La marcatura con l'urina, soprattutto quella dei maschi non sterilizzati, è infatti un comportamento ben radicato nell'etologia del cane e in quella tanti altri mammiferi, che svolge un ruolo centrale nella comunicazione sociale intraspecifica.

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Attraverso l’urina un cane può trasmettere moltissime informazioni su di sé: sesso, età, stato riproduttivo, livello di stress, disponibilità all’accoppiamento

Attraverso l'odore, un cane può trasmettere moltissime informazioni su di sé: sesso, età, stato riproduttivo, livello di stress, disponibilità all'accoppiamento e perfino cosa ha mangiato o se non sta molto bene. E, come accade per ogni linguaggio complesso, anche la posizione e la forma del "messaggio" contano moltissimo. I cani vivono in un mondo dominato soprattutto dagli odori e il loro senso dell'olfatto è perciò straordinario: si stima che sia almeno 10.000 volte più potente del nostro.

È grazie a questo superpotere che riescono a percepire i messaggi sotto forma segnali chimici che per noi sono completamente invisibili. L'urina, in particolare, è una fonte ricchissima di feromoni e altre sostanze, che possono essere "lette" facilmente dagli altri cani anche a distanza di ore, a volte giorni. Ma, proprio come accade anche a noi quando vogliamo che un annuncio, un volantino o un manifesto venga letto da più persone possibile, non tutti i luoghi sono adatti o efficaci allo stesso modo.

Ecco perché i cani tendono a preferire superfici verticali e alte come alberi, pali, aiuole, pareti, lampioni e pneumatici. Questi oggetti aumentano la visibilità – o meglio, la "olfattibilità" – del messaggio. Quando un maschio alza la zampa posteriore per fare la più il più in alto possibile può sembrare un comportamento buffo o meccanico, ma in realtà ha uno scopo molto preciso: più in alto viene lasciata la marcatura, più facilmente l'odore si diffonde nell'aria ed è percepibile dagli altri cani.

Si tratta di un comportamento naturalmente presente anche nel lupo, ma anche in molti altri mammiferi. I panda, per esempio, fanno la verticale sulle zampe anteriori per cercare di lasciare la propria marcatura il più in alto possibile. Inoltre, l'urina su una superficie verticale, oltre a evaporare più lentamente rispetto a quella lasciata a terra e a rendere il messaggio più duraturo nel tempo, è proprio a portata di naso. Esattamente come una lavagna o una bacheca è esattamente all'altezza dei nostri occhi.

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Farla il più in alto possibile aumenta le possibilità che l’odore si diffonda di più e che venga percepito dagli altri cani

C'è poi anche un altro aspetto da considerare: molte di queste superfici sono già state marcate da altri cani. E allora il nostro compagno, annusando con attenzione, può quindi decidere di rispondere e sovrascrivere quel messaggio con il proprio. Non è solo una questione di odore: è proprio un modo per dire "anche io ci sono", oppure "questo posto è il mio territorio". È una forma di comunicazione dinamica, fatta di continui aggiornamenti, cancellazioni e nuove firme o messaggi.

Ogni lampione, ogni albero, ogni pneumatico "parcheggiato" sotto casa è, per un cane, un punto di riferimento. Un nodo della propria rete sociale del quartiere, un "gruppo WhatsApp" dove lasciare il proprio messaggio agli altri cani della zona quando non ci si può vedere "di persona". Ecco perché spesso tira il guinzaglio per raggiungere proprio quell'albero o che si prende tutto il tempo del mondo per annusare un palo prima di decidere se vale la pena rispondere. E se lo fa, cerca di farlo meglio dell'altro: più in alto, più recente, più forte.

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