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La foca monaca è tornata a farsi vedere, questa volta nel mare del borgo di Sant'Angelo d'Ischia, nel comune di Serrara Fontana. L'animale è stato filmato mentre mangiava una murena tra le acque dell'Area Marina Protetta Regno Di Nettuno. Si tratta del primo avvistamento recente per la specie in quest'area. Dopo la Penisola Sorrentina e Capri, anche Ischia entra così a far parte del tour che testimonia il graduale ritorno lungo le coste italiane di una delle specie a maggior rischio estinzione al mondo.
Foca monaca nel golfo di Napoli: è il quarto avvistamento in poche settimane
Il video è stato realizzato da Francesco Curci, battelliere della Cooperativa San Michele di Sant'Angelo, e condiviso sui social dai profili dell'AMP. Antonino Miccio, direttore dell'Area Marina Protetta Regno di Nettuno, ha così sottolineato l'importanza si questo nuovo avvistamento: «Si tratta di una presenza importantissima, che conferma la straordinaria biodiversità del nostro mare e che ci suggerisce di tenere ancora più alta l'attenzione per la tutela dei suoi ecosistemi».
L'avvistamento di Ischia è il quarto in poche settimane. Prima di questo, la foca era già stata segnalata a Massa Lubrense e a Capri, più volte. Gli enti coinvolti nel progetto europeo Life SeaNet – tra cui l'AMP Punta Campanella e ISPRA – hanno già avviato l'analisi del DNA ambientale nei luoghi interessati, e ora si preparano a fare lo stesso anche a Ischia. L'obiettivo è quello di capire se si tratti sempre dello stesso individuo che si sta spostando lungo la costa o di più individui, e raccogliere dati utili per proteggere questi animali in maniera più efficace.
Il ritorno di un'icona del Mediterraneo

La foca monaca (Monachus monachus), un tempo una presenza costante lungo le coste italiane, è oggi uno dei mammiferi marini più rari al mondo. Dopo decenni di persecuzioni, perdita di habitat e invasione umana delle coste, la specie è praticamente scomparsa dai nostri mari. Oggi ne sopravvivono appena 700-800 individui, concentrati soprattutto tra le isole della Grecia, la Turchia e alcune coste del Nord Africa. Negli ultimi anni, però, qualcosa sta cambiando.
Piccoli segnali di ritorno, come le segnalazioni di queste settimane, alimentano la speranza di una lenta, ma possibile riconquista. Gli avvistamenti lungo le coste italiane stanno aumentando, e non sono più solo episodi isolati. Tirreno, Ionio, Adriatico, sempre più spesso foche solitarie tornano a fare capolino, a volte sostando per giorni in calette nascoste o in vecchie grotte abbandonate. La foca monaca sta tornando, ma ora tocca a noi fare in modo che questo ritorno non sia solo una parentesi, ma l'inizio di una nuova storia.