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11 Dicembre 2025
15:38

Nuovo alieno dopo il granchio blu, il ricercatore Tiralongo a Fanpage.it: “Si chiama Granchio rosso, già trovati altri”

Il Gonioinfradens giardi non è arrivato solo in Italia: il ricercatore Francesco Tiralongo a Fanpage.it conferma il ritrovamento di altri esemplari e svela il nome: “Granchio rosso”.

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Intervista a Francesco Tiralongo
Docente e ricercatore dell'Università di Catania e coordinatore del progetto AlienFish
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Il ricercatore Francesco Tiralongo e il granchio rosso (Gonioinfradens giardi)

Il granchio Gonioinfradens giardi appartiene a una nuova specie alienanon è arrivato solo in Italia. Lo svela a Fanpage.it il docente e ricercatore dell'Università di Catania, Francesco Tiralongo, che ha fatto la prima scoperta della specie in Italia: "Il ritrovamento di novembre nella Sicilia sud-orientale è il primo per il nostro paese, ma subito dopo ci sono arrivate segnalazioni di altri esemplari qualche chilometro più a nord. Questo è il segnale che probabilmente l'invasione esiste già".

Solitamente è prerogativa del ricercatore che scopre la nuova specie sceglierne il nome. In questo caso la specie era già nota, ma non era presente in Italia. Ha già pensato a un nome italiano?

Sì, si chiama Granchio rosso, riprendiamo così il legame con un altra specie invasiva presente in Italia, il granchio blu, con il quale è imparentato appartenendo entrambi alla famiglia dei Portunidae.

Avete trovato altri esemplari?

Sì, il primo granchio rosso (Gonioinfradens giardi) è stato trovato a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, altri esemplari confermiamo che sono stati rinvenuti qualche decina di chilometri più a nord, sempre in Sicilia. Si tratta della segnalazione più a occidente della specie e la prima per le acque italiane.

Il Granchio rosso è parente del granchio blu, i rischi per le attività umane sono gli stessi? Soprattutto davanti all'ipotesi concreta che la sua presenza sia già pervasiva nei nostri mari.

Il granchio blu vive nelle acque salmastre dove mette a rischio gli allevamenti di molluschi, con gravi danni per le attività economiche. Il Granchio rosso invece è una specie marina, quindi agisce in un altro contesto ma i problemi economici che rischia di causare non sono meno gravi.

Può entrare in contrasto con i pescatori?

Sì, può farlo in vari modi. In questo caso specifico il Granchio rosso può predare i piccoli pesci di cui si nutrono i pesci più grandi che di solito vengono catturati dai pescatori. Questo porta uno squilibrio ecologico alla base che si ripercuote fino a noi. Inoltre, Gonioinfradens giardi può proliferare al punto da riempire le reti dei pescatori o le nasse usate per altre specie. Non sappiamo ancora esattamente quali danni può causare, ma sono scenari plausibili.

Perché?

Una specie aliena che entra in un nuovo ecosistema porta sempre squilibri. In più, il fatto che dopo il primo ritrovamento ne siano subito seguiti altri indica che potremmo essere in presenza di una invasione già in atto, ma di cui non ci eravamo accorti semplicemente perché il Gonioinfradens giardi non è facile da riconoscere a causa della morfologia simile ad altre specie sia native che aliene già presenti nei nostri mari.

Anche in questo caso le nuove segnalazioni sono arrivate attraverso i pescatori?

Sì, i pescatori sono fondamentali per i progetti di citizen scienze [partecipazione attiva dei cittadini nell'ambito della ricerca scientifica n.d.r.]. Il primo granchio è stato individuato dal pescatore professionista Alfonso Barone, e la morfologia confermata con la biologa napoletana Paola Leotta. Adesso bisogna continuare su questa strada continuando a segnalare i ritrovamenti per mappare la presenza effettiva di questo nuovo alieno sul territorio.

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