UN PROGETTO DI
5 Maggio 2025
15:50

Non siamo mai stati così vicini dal decifrare il “delfinese”, il linguaggio dei delfini

Un nuovo studio ancora in fase di revisione ha registrato e analizzato alcune nuove vocalizzazioni usate dai delfini per esprimere "concetti" con un significato specifico e condiviso da tutto il gruppo. Non si può ancora parlare apertamente di linguaggio per come lo intendiamo noi umani, ma non ci siamo mai andati tanto vicino.

20 condivisioni
Immagine
Un gruppo di ricercatori ha registrato vocalizzazioni che i delfini utilizzano per esprime concetti condivisi

I delfini sono animali straordinariamente intelligenti, sociali e che comunicano tra loro attraverso una complessa biblioteca di vocalizzazioni fatta di schiocchi, fischi e altri suoni. E da qualche anno, ormai, sempre più prove ed evidenze sembrano suggerire che questi cetacei si "parlino" come se avessero una sorta di codice condiviso, anche se facciamo ancora molta fatica a comprenderlo pienamente. Ma forse, qualcosa sta cambiando. Un nuovo studio condotto dal Woods Hole Oceanographic Institution e pubblicato in preprint (quindi ancora in fase di revisione) potrebbe aver fatto un passo cruciale verso la decodifica di quello che potremmo definire, senza troppe forzature, come un vero e proprio linguaggio dei delfini.

Come comunicano i delfini tra loro: fischi e suoni per esprimere concetti condivisi

Immagine
Grazie ad alcuni speciali microfoni installati su singoli delfini, i ricercatori hanno registrato per la prima volta segnali acustici usati per esprimere "concetti" condivisi. Foto da Sayigh et al., 2025

I delfini non solo si chiamano per nome ed emettono suoni ricchi di informazioni, ma sembrano anche emetterne vocalizzazioni con significati precisi e contestuali. È questo il dettaglio che ha attirato l'attenzione dei ricercatori in questo studio: 22 suoni, definiti "non-signature", ovvero non distintivi o caratteristici, che sono stati registrati in almeno 170 tursiopi (Tursiops truncatus) che vivono nella baia di Sarasota, in Florida. Due di questi in particolare sono però risultati molto più diffusi di altri: uno prodotto da almeno 35 individui, l'altro da 25.

Ma cosa significano questi fischi? Secondo gli autori, il primo sarebbe una sorta di "che cos'è quello?", un richiamo di interrogazione usato quando gli animali incontrano qualcosa di inaspettato e vogliono comunicarlo agli altri. Il secondo, più stridente, avrebbe invece una funzione di "allarme". Infatti, quando i ricercatori lo hanno fatto ascoltare a sei delfini e cinque di questi si sono subito allontanati, in maniera molto più evidente rispetto a quando hanno ascoltato una "firma" individuale (quella che ogni delfino usa come "nome proprio").

È la prima volta che si osserva l'utilizzo di segnali acustici per esprimere "concetti" con un significato specifico e condiviso da tutto il gruppo. Decifrare tutti gli altri suoni emessi dai delfini, però, è tutt'altro che semplice. Il mare complica parecchio la localizzazione precisa delle fonti sonore e per anni è stato molto complicato attribuire un suono a un individuo specifico. Tuttavia, grazie alla tecnologia e ad alcuni speciali microfoni piazzati sui singoli animali, uniti ad archivi decennali sulla storia dei singoli individui, qualcosa sta cambiando.

Mai così vicini a tradurre il "delfinese"

Immagine
Spettrogrammi di alcuni dei suoni "non–signature" registrati e analizzati dai ricercatori. Immagine da Sayigh et al., 2025

Oggi, i gruppi di ricerca che studiano la comunicazione dei delfini conoscono spesso uno per uno ogni individuo dei vari gruppi familiari: la loro età, il sesso, chi sono i genitori, i fratelli, gli amici e anche con quali altri delfini interagiscono o "parlano" più spesso. Un tale livello di dettaglio e una molte di dati di questa grandezza non lo avevamo mai avuto e sta quindi permettendo ai ricercatori di comprendere sempre meglio come i suoni e le vocalizzazioni cambiano nel tempo, si adattano e, soprattutto, qual è la loro funzione o il loro significato.

Tuttavia, anche gli scienziati più ottimisti evitano per ora di parlare apertamente di linguaggio per come lo intendiamo da un punto di vista umano. Eppure, gli autori ammettono comunque che molti degli elementi necessari per definire un vero e proprio "linguaggio dei delfini" stanno piano piano emergendo. Le vocalizzazioni cambiano da gruppo a gruppo, si adattando in maniera flessibile al contesto sociale e geografico, vengono apprese con l'esperienza e, allo stesso tempo, i nuovi suoni che gli animali imparano si conservano nel tempo.

Anche se non possiamo ancora dire con certezza che esiste il "delfinese", è evidente che i delfini comunicano tra loro di continuo e lo fanno attraverso uno dei sistemi vocali più complessi dell'intero regno animale. Mai come oggi e con tutte e conoscenze acquisite negli ultimi decenni, siamo stati tanto vicini dal "tradurre" una conversazione tra delfini. Tuttavia, per ora continueremo ad ascoltare e ad accumulare dati, studi e conoscenze. Poi un giorno, non troppo lontano, chissà.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views