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23 Luglio 2025
10:30

Murice, arca di Noè e non solo: a quali animali appartengono le conchiglie che troviamo sulle spiagge

Le conchiglie che troviamo in spiaggia sono le "case" abbandonate da molluschi marini come il murice spinoso o il cuore di mare. Raccoglierle è però sbagliato: servono ancora a molti altri animali e sono preziose per l’intero ecosistema costiero.

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In spiaggia è facile trovare tante conchiglie diverse, ma a chi appartengono? E come si riconoscono?

È capitato a tutti di raccogliere una conchiglia in riva al mare, anche se come vedremo non andrebbe fatto. Lungo le spiagge italiane ce ne sono di tanti tipi diversi: lisce, spinose, a ventaglio o a spirale, piccole come un'unghia o grandi come quasi come il palmo di una mano. La maggior parte delle persone le raccoglie per curiosità, come ricordo delle vacanze, ma una conchiglia non è un oggetto qualsiasi o un souvenir: è un elemento naturale fondamentale per gli ecosistemi costieri e per gli animali che li abitano.

Le conchiglie che troviamo sulle spiagge sono infatti i resti calcarei prodotti da alcuni molluschi marini, soprattutto gasteropodi e bivalvi, ma non solo. Questi animali secernono lentamente carbonato di calcio dal mantello, formando la struttura che li sostiene e li protegge da predatori e altri pericoli. Quando il mollusco muore o abbandona la sua "casa", ma la conchiglia resta e la sua "vita" non è di certo finita.

Lungo le coste italiane si possono trovare centinaia di specie diverse, ognuna con una conchiglia unica. Alcune, come le patelle, restano ancorate agli scogli per tutta la vita. Altre, come le turritelle, vivono infossate nella sabbia, mentre i murici o i "cuori di mare" popolano soprattutto i fondali sabbiosi. Ma vediamo un po' più da vicino alcune delle conchiglie più facili da incontrare e come fare per riconoscerle.

Di chi sono le conchiglie che troviamo sulla spiaggia

Molte delle conchiglie che si incontrano sul bagnasciuga appartengono quasi sempre a specie comuni e più abbondanti di altre, anche se spesso sono ancora poco conosciute da chi non è del mestiere. Ecco quindi alcune delle più rappresentative delle nostre spiagge.

Il cuore di mare

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Le conchiglie del genere Acanthocardia sono probabilmente le più comuni

La conchiglia prodotte dalle vongole appartenenti al genere Acanthocardia, conosciute anche come "cuore di mare", sono probabilmente le più abbondanti e facili da riconoscere: bombate, robuste, a forma vagamente di cuore, con costolature ben marcate e spine laterali. Questi molluschi bivalvi vivono sepolti nei fondali sabbiosi o fangosi, fino a 200 metri di profondità. Come vongole, cozze, telline e tante altre, sono filtratori e si nutrono di particelle organiche sospese nell'acqua.

Il murice spinoso

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Un’altra conchiglia facile da avvistare in spiaggia è quella del murice

Anche il murice spinoso, il cui nome scientifico è Bolinus brandaris, è una delle specie più comuni e facili da identificare. La conchiglia è allungata, con creste appuntite e una lunga apertura a sifone. Anticamente veniva utilizzato per estrarre una preziosa tintura naturale, la porpora. I murici sono gasteropodi predatori, specializzati nella caccia di altri molluschi. Quando trovate una conchiglia con un piccolo foro perfettamente rotondo, lo hanno realizzato loro perforandola e nutrendosi dell'animale al suo interno.

Le patelle

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Le patelle vivono perennemente attaccate agli scogli

Le patelle sono invece un insieme di tante specie diverse che si osservano facilmente attaccate agli scogli. La loro conchiglia è a forma di cono basso, molto schiacciato, simile a un cappello cinese, e aderisce saldamente alla roccia. Vivono nella zona di marea e si spostano pochissimo e solo per nutrirsi, tornando poi esattamente nello stesso punto. Si nutrono di alghe raschiandole con la radula dagli scogli.

La turritella

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Le conchiglie a spirale e appuntite si chiamano invece turritella

Le turritella, come Turritella communis, ha invece una conchiglia a spirale molto stretta, lunga e appuntita, simile appunto a una torre. Il suo colore va dal giallo sabbia al marrone, spesso con bande brune più scure. Vive tra i fondali sabbiosi e si ciba perlopiù di detriti organici. Le turritelle sono gasteropodi molto antichi: esistono infatti fossili molto simili alle specie odierne risalenti però a milioni di anni fa.

L'arca di Noè

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La conchiglia di del bivalve Arca noae ricorda la forma dell’arcac ostruita da Noè per sfuggire al diluvio universale

La conchiglia di Arca noae, infine, è una delle più particolari e affascinanti. Ha una forma ovale e allungata, con coste radiali evidenti e un colore bruno marmorizzato. Deve il suo nome alla vaga somiglianza con un'arca, proprio come quella costruita da Noè per sfuggire al diluvio universale. Vive ancorata alle rocce come altri bivalvi, in acque relativamente profonde. Non è tra le più comuni, ma si può trovare abbastanza facilmente in spiaggia.

Cosa fare se si trova una conchiglia sulla spiaggia e perché è sbagliato raccoglierla

La tentazione di raccogliere una conchiglia è forte e anche comprensibile visto quanto sono belle, ma farlo non una buona idea se si tiene davvero all'ambiente e alla natura. Prima di tutto, ogni elemento naturale, che sia un pianta in un bosco, un animale in montagna o una conchiglia al mare, appartengono a quell'ambiente ed è lì che andrebbero lasciati. Inoltre, anche se è facile pensare che una conchiglia ormai vuota "non serva" più a niente, in realtà ha ancora un ruolo importante per altri animali e per i cicli naturali.

Tante altre specie che vivono in mare o sulle spiagge, come per esempio i paguri, ne fanno la loro casa secondaria, sfruttando gusci abbandonati per proteggersi. Alcuni uccelli marini come il fratino, invece, le usano come elementi camuffare i loro nidi sulla sabbia, mentre altri possono trarne calcio per costruire i loro esoscheletri. Le conchiglie svolgono anche un ruolo importante per l'intero ecosistema spiaggia: aiutano a formare la sabbia, rallentano l'erosione e contribuiscono al ciclo del carbonato di calcio. Raccoglierle può quindi impoverire l'intero ecosistema costiero.

Si possono raccogliere le conchiglie? Cosa dice la legge

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Raccogliere conchiglie in spiaggia, oltre che sbagliato, è vietato dal Codice della navigazione

In Italia, la raccolta delle conchiglie è del resto vietata dall'Articolo 1162 del Codice della navigazione, il quale prevede espressamente che "Chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296".

Le conchiglie, cosi come la sabbia e altri elementi naturali, sono considerate di proprietà dello Stato e per questo tutelate. Tutto ciò che si trova in spiaggia è infatti parte del demanio marittimo e non può quindi essere raccolto, salvo permessi speciali. Ma al di là della legge e delle possibili sanzioni, non dovremmo mai raccogliere conchiglie soprattutto perché come abbiamo visto è sbagliato. Guardiamole, ammiriamole e fotografiamole quando siamo al mare. Ma lasciamole lì. La loro "vita" è destinata a continuare.

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