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Da qualche giorno, la capitale sudcoreana Seul si trova a fare i conti con un'invasione di insetti davvero impressionante. Le immagini diventate virali sui social mostrano diversi luoghi della città letteralmente tappezzati di nero da sciami di piccoli ditteri simili a mosche conosciuti in inglese come lovebug, ovvero "insetti dell'amore". Gli sciami hanno preso d'assalto parchi, piazze e diverse aree urbane della capitale, spingendo cittadini e autorità a cercare soluzioni drastiche e urgenti. Ma chi sono questi misteriosi "lovebug"? E perché si chiamano così?
Chi sono i "lovebugs", gli insetti dell'amore

Con il nome "lovebug" ci si riferisce a diversi ditteri simili a mosche appartenenti al genere Plecia, diffuso con numerose specie soprattutto in Sud-est asiatico, Australia, America centrale e parte dell'Africa sub-sahariana. In questo caso, la specie protagonista dell'invasione si chiama Plecia longiforceps, un insetto non proprio originario della Corea del Sud e che fino a pochi anni fa era diffusa soprattutto nelle regioni subtropicali, come la Cina sud-orientale, Taiwan e le isole Ryukyu, in Giappone.
Questi ditteri, vengono chiamati così per via del loro peculiare comportamento riproduttivo. Una volta che gli adulti hanno sciamato in massa, maschi e femmine si accoppiano, volano uniti e restano attaccati fino alla morte di lui, che può arrivare anche dopo tre o quattro giorni. La femmina, invece, vive di solito fino a una settimana e può deporre centinaia di uova nel suolo umido prima di morire e passare il testimone alla generazione successiva, che di solito sciama dopo un'anno.
Gli insetti dell'amore spinti al nord dal surriscaldamento globale

Il punto è che, come detto, la Corea del Sud e i coreani non sono abituati alla presenza in massa di questi insetti, comparsi per la prima volta con numeri così impressionanti solamente dal 2022. Tuttavia, da allora le segnalazioni sono cresciute in modo esponenziale anno dopo anno, con oltre 9.000 reclami da parte dei cittadini solamente nel 2024. Il motivo di questa recente invasione? Secondo gli esperti, la colpa è dei cambiamenti climatici e dell'eccessivo sviluppo urbano.
Il cosiddetto effetto "isola di calore" tipico delle grandi città – in cui surriscaldamento globale, asfalto rovente, cemento e traffico fanno aumentare notevolmente le temperature locali – sta creando le condizioni ideali per la sopravvivenza e la riproduzione di questi insetti anche in aree che prima erano troppo fredde e inospitali. Il risultato di tutto ciò è uno spostamento sempre più verso Nord dell'areale di questa e altre specie, con aumento esponenziale degli insetti che sciamano in massa anche in contesti urbani.
Lovebugs: insetti fastidiosi, ma completamente innocui
Nonostante l'aspetto poco rassicurante e la tendenza a comparire in massa, i "lovebug" non rappresentano fortunatamente un pericolo diretto per gli esseri umani. Non pungono, non mordono, non trasmettono malattie e non si nutrono quasi da adulti. Anzi, il loro ruolo all'interno degli ecosistemi è tutt’altro che marginale. Gli adulti impollinano fiori e le larve che crescono nel terreno contribuiscono a decomporre la materia organica.
Proprio per questo le autorità cittadine invitano alla cautela, evitando trattamenti chimici indiscriminati che potrebbero danneggiare anche molti altri insetti utili e rappresentare un rischio per la salute pubblica. Le raccomandazioni ufficiali parlano piuttosto di soluzioni "soft" e locali: getti d'acqua per rimuoverli dalle superfici, trappole luminose, strisce adesive e l'uso di abiti scuri all'aperto, visto che questi insetti sono attratti dai colori chiari e dalle luci.
Una convivenza difficile, ma temporanea

La pazienza dei cittadini sudcoreani, tuttavia, inizia a vacillare. Gli insetti sono milioni, sono ovunque e un recente sondaggio ha rilevato che l'86% degli abitanti li considera dei parassiti, classificandoli tra i più sgradevoli e fastidiosi in assoluto, subito dopo blatte e cimici dei letti. Nel frattempo, come accade spesso in questi casi, la natura sta iniziando a prendere le dovute "contromisure". La presenza massiccia di così tanti insetti sta iniziando ad attirare uccelli e altri insettivori, che hanno cominciato a familiarizzare e banchettare con i "lovebug".
I fastidi e disagi, tuttavia, restano, anche se fortunatamente dureranno ancora poco. Come tutte le sciamature in massa di insetti – come le famose cicale periodiche in NordAmerica -, queste "fiammate d'amore" sono intense, esplosive, ma effimere. E anche quella degli "insetti dell'amore" non fa eccezione e si consumerà in fretta. Nel giro di un paio di settimane, la popolazione adulta collasserà e scomparirà quasi del tutto entro metà luglio. Perlomeno, fino alla prossima "stagione dell'amore".